Pensioni, conguaglio del 6% anticipato: ecco cosa sapere

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
02/10/2023

Il Governo italiano sta preparando un “decreto anticipi” da 3,2 miliardi di euro per finanziare diverse iniziative, tra cui l’aggiornamento delle pensioni e l’emergenza migranti. Questa mossa comporterà un aumento del disavanzo, mentre il bilancio pubblico cerca di gestire la crescita della spesa previdenziale e affrontare le sfide finanziarie.

money-1005476_1920

Il Governo italiano sta attualmente lavorando su un piano denominato “decreto anticipi,” che prevede un finanziamento di 3,2 miliardi di euro per sostenere una serie di iniziative cruciali.

Queste iniziative comprendono l’aggiornamento delle pensioni all’inflazione, l’assegnazione dei fondi iniziali per i rinnovi contrattuali nella Pubblica Amministrazione e il finanziamento delle esigenze legate all’emergenza migranti.

Tale finanziamento sarà reso possibile grazie a un adeguamento del bilancio, che richiederà l’approvazione del Parlamento, e contribuirà a generare un disavanzo aggiuntivo nei prossimi anni.

Decreto anticipi: cosa prevede

money-1033647_1920

Una parte significativa del finanziamento sarà destinata all’aggiornamento delle pensioni al tasso di inflazione effettiva registrata nell’anno precedente, un aumento dell’0,8% rispetto alla previsione iniziale.

Inoltre, il Governo utilizzerà questi fondi per affrontare le sfide legate all’emergenza migranti, cercando di mitigare l’impatto finanziario sul bilancio pubblico.

Crescita della spesa previdenziale

La revisione al rialzo dell’inflazione ha portato il Ministero dell’Economia a prevedere una crescita più significativa della spesa previdenziale. Nel prossimo anno, ci si aspetta un aumento del 7,3%, superando le previsioni precedenti del +7,1% fatte a aprile.

Questa tendenza si protrarrà anche nei prossimi anni, con una crescita media del 3% annuo nel 2025 e nel 2026, raggiungendo una cifra complessiva di 361,24 miliardi di euro.

Rinnovi contrattuali della PA

L’obiettivo è di stanziare fondi iniziali per avviare i negoziati per il rinnovo dei contratti, iniziando dal settore sanitario. Tuttavia, la complessità tecnica delle trattative e la pressione finanziaria imposta dal deficit di quest’anno stanno rendendo la definizione di questa misura un compito arduo. Il Governo si trova a dover gestire una parte della spesa che non potrebbe essere sostenuta dai bilanci futuri.

Sfide e trattative future

Le trattative con i sindacati per ridurre le richieste legate all’adeguamento delle pensioni più elevate e il rinnovo contrattuale rimangono sfide significative per il Governo. Le somme necessarie per coprire l’inflazione nei prossimi anni sono considerevoli, e l’approvazione di questo decreto potrebbe avere implicazioni durature sul bilancio pubblico italiano.