Pensioni, in arrivo i fondi pensione europei: come funziona il PEPP?
Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto che prevede l’attuazione del regolamento europeo n. 1238/2019 sull’inserimento del PEPP nel sistema italiano. Ma di cosa si tratta? Vediamo insieme.
Vediamo insieme in cosa consiste il PEPP.
PEPP: di cosa si tratta
Il prodotto pensionistico individuale paneuropeo si caratterizza per:
- la portabilità tra tutti i paesi dell’Unione Europea;
- la possibilità di essere realizzato e distribuito da un’ampia platea di operatori (compagnie assicurative, banche, fondi pensione professionali, alcune società d’investimento e gestori patrimoniali).
Beneficiari, requisiti e modalità di accesso
I requisiti e le modalità di accesso alle prestazioni PEPP sono definite nei contratti proposti dai vari fornitori del servizio. La prestazione PEPP può essere erogati in diversi modi:
- rendita;
- capitale erogato in un’unica soluzione;
- prelievo;
- una combinazione delle precedenti.
I contributi sono versati su base volontaria, dai risparmiatori, dai datori di lavoro o dai committenti. Questi contributi sono deducibili dal reddito complessivo al massimo fino a 5.164,57 euro. Il risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta dei PEPP è soggetto all’imposta sostitutiva del 20 per cento ai sensi dell’art. 17, comma 1 del decreto legislativo n. 252/2005, così come per le altre forme di prevenzione complementare. Inoltre, non sarà possibile destinare al PEPP il trattamento di fine rapporto (TFR).