Pensioni, rinviata la riforma: cosa sta succedendo?
La ministra del Lavoro, Maria Calderone, ha rimandato alla prossima settimana l’incontro tra il governo e le parti sociali per discutere della riforma delle pensioni. Ma per quale motivo? Vediamo insieme.
Oggi, 8 febbraio 2023, si sarebbe dovuto tenere il secondo incontro tra il governo e i sindacati per discutere della riforma delle pensioni, ma la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato di aver rimandato il confronto a lunedì 13 febbraio.
Riforma pensioni: slitta l’incontro tra governo e sindacati
Ma per quale motivo è stato rinviato l’incontro con i sindacati? La ministra del Lavoro ha avvertito 24 ore prima dell’evento di essere costretta a rimandare per “impegni istituzionali sopraggiunti”, senza però dare ulteriori spiegazioni.
Opzione Donna verso la riforma
Tuttavia, alcuni ritengono che la ministra si sia voluta prendere del tempo per elaborare una proposta da presentare ai sindacati, soprattutto per quanto riguarda Opzione Donna, una misura che sta facendo molto discutere.
Durante il primo incontro, la ministra ha cercato di rassicurare le parti sociali a tal proposito, ma ad oggi non sono ancora sopraggiunte novità.
Il tema del prossimo incontro
Il tema del secondo incontro è “dei giovani e delle donne“, pertanto uno dei principali argomenti di cui si discuterà è proprio Opzione Donna ma anche alle misure di tutela che l’esecutivo vuole adottare per consentire il pensionamento anticipato a una delle categorie considerate “fragili“.
Le modifiche alla Legge Fornero
Inoltre, come riportato dal Manifesto, le parti sociali stanno aspettando un documento che fissi le modifiche alla legge Fornero, una riforma promessa in campagna elettorale ma per la quale non è ancora stato fatto nulla.
L’esecutivo ha comunque dichiarato che entro la fine della primavera verrà trovato un accordo così da poterne stanziare i fondi con il Def, ma attualmente i sindacati non nutrono alcuna fiducia nei confronti della riforma e nemmeno i diretti interessati. Infatti, il Comitato per Opzione donna ha infatti organizzato una manifestazione che si terrà a Roma, per chiedere al governo di ripristinare la misura così per come era prevista fino allo scorso anno.