Pensioni, super Ape sociale dal 2022: cos’è e a chi spetta

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
22/09/2021

Molti contribuenti potranno andare in pensione nel 2022 utilizzando un nuovo programma: il super Ape sociale. Sono varie le categorie di lavoratori potranno usufruirne dal prossimo anno, come bidelli, macellai e panettieri. Scopriamo insieme quali saranno i nuovi beneficiari.

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Dal 2022 si potrà andare in pensione in anticipo utilizzando una forma potenziata dell’Ape Sociale. Ma non sarà a disposizione per tutti i contribuenti.

Il numero di categorie di lavoratori che potranno utilizzarlo si allarga moltissimo grazie anche all’introduzione di nuovi lavori gravosi.

Con l’Ape sociale solitamente si può andare in pensione a 63 anni di età, con almeno 30 o 36 anni di contributi versati, che variano di categoria in categoria. Al momento le categorie dei lavoratori gravosi sono solo 15, ma potrebbero diventare ben 57 con il nuovo Super Ape sociale.

Super Ape sociale: chi saranno i nuovi beneficiari?

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Come detto, dal 2022 la lista dei lavori gravosi si allarga ancora di più e di riflesso aumentano le categorie che potranno andare in pensione a 63 anni. Secondo le anticipazioni fornite dal Corriere della Sera, le categorie diventeranno 57. Ecco quali potrebbero essere inserite:

  • bidelli;
  • saldatori;
  • tassisti;
  • falegnami;
  • conduttori di autobus e tranvieri;
  • benzinai;
  • macellai;
  • panettieri;
  • insegnanti di scuole elementari;
  • commessi;
  • cassieri;
  • operatori sanitari qualificati;
  • magazzinieri;
  • portantini;
  • forestali;
  • verniciatori industriali.

Super Ape sociale 2022: cos’è?

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Tutti i lavoratori rientranti nelle mansioni cosiddette gravose potranno andare in pensione all’età di 63 anni con 30 0 36 anni di contributi versati. Le categorie in base a cui si stabilisce quando andare in pensione sono:

  • i disoccupati che non ricevono le prestazioni per gli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
  • i soggetti con invalidità civile pari o superiore al 74%;
  • le persone che assistono parenti di primo grado con disabilità.

A tutti questi soggetti verrà riconosciuto l’Ape sociale con almeno 30 anni di contributi versati. Mentre per i 36 anni minimi di contributi versati saranno necessari 6 anni di lavoro gravoso negli ultimi 7 (o 7 anni degli ultimi 10).