Piazza Affari: Telecom in forte calo
La settimana di Piazza Affari si è conclusa con un’ultima seduta che ha fatto registrare il segno meno: complice il rallentamento della campagna vaccinale, e i nuovi lockdown in giro per l’Europa, i mercati ne hanno risentito. A Milano, scivola, e di molto, soprattutto Telecom.
Anche se Piazza Affari rimane una delle borse che ha fatto registrare i risultati più positivi nell’arco del mese di marzo in Europa, l’ultima seduta settimanale, complice anche la giornata definita delle “quattro streghe”, ha visto una chiusura in negativo: di conseguenza, alcuni grandi colossi hanno fatto segnalare dati in rosso per quello che riguarda la giornata di venerdì.
Tra questi, senza dubbio c’è il gigante delle telecomunicazioni Telecom, che ha fatto registrare un -7,36% nell’ultima seduta settimanale, dove gli occhi erano puntati in particolar modo su Posteitaliane, che ha annunciato un nuovo piano con scadenza nel 2024, e su Enel (che ha effettivamente guadagnato il 3%), che ha annunciato una importante ripresa per l’anno appena iniziato.
La situazione di Enel pesa però su Telecom: si attende infatti la cessione del 40-50% di Open Fiber, l’operatore italiano nel mercato delle infrastrutture di rete, a Macquire. L’accordo, nonostante gli input arrivati anche da parte del governo, stenta a decollare.
Enel: closing per Open Fiber a Macquire ancora lontano
Nonostante siano arrivate, infatti, delle indicazioni da parte del governo, la cui volontà è quella di accelerare la cessione per cercare di attuare, nel più breve tempo possibile, l’azione di copertura con la rete unica a banda larga, per cui sono pronti da investire anche i fondi pubblici.
Le parti in causa, comunque, sembrano aver preso tempo sulla questione, con Enel che ha annunciato che l’accordo sarà sicuramente concluso, ma che potrebbero volerci anche un paio di mesi per arrivare al closing: il punto su cui si sta discutendo maggiormente sembra essere quello della governance, Su questo le parti sarebbero ancora lontane e ci vorrà del tempo per arrivare all’accordo definitivo.
Lo stesso amministratore delegato di Enel, Starace, si era detto praticamente sicuro della conclusione della vendita, lasciando però in sospeso la questione del dibattito tra i soci, che ancora avrebbero dovuto trovare la quadra per collaborare insieme: da questa situazione di costante attesa e incertezza, a pagare è stato il titolo di Telecom, che nelle ultime sedute ha perso sempre più di 5 punti percentuali.