Pignoramento pensione: chi è a rischio?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
18/02/2022

Non tutti lo sanno, ma anche la pensione spettante e guadagnata con una vita di lavoro può essere oggetto di pignoramento. Chiaramente va garantito ad ogni modo un minimo di pensione per poter vivere dignitosamente: vediamo quali sono i casi in cui può accadere e come difendersi.

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La pensione, principale mezzo di sostentamento nell’età post lavorativa, può purtroppo essere oggetto di pignoramento in caso di mancato rispetto del patto con il proprio creditore. Quest’ultimo infatti, con ragionevoli motivi, può rivalersi sul pensionato, sempre però rispettando dei limiti.

Va sempre infatti garantita una fetta di pensione per poter vivere. Quanto detto può anche avvenire per lo stipendio, ma in maniera leggermente differente. Approfondiamo insieme la questione.

Pignoramento pensione: quali possono essere aggredite dai creditori?

Pensione

Non tutte le pensioni possono essere aggredite dai creditori, solo alcune tipologie ben identificate dalla legge. Tale previsione è stata effettuata in quanto le pensioni si dividono in previdenziali e assistenziali: le prime sono quelle versate per mantenere un’entrata mensile nel periodo post lavorativo, erogando le somme accantonate nella vita lavorativa. Le seconde invece sono quelle erogate per soggetti con difficoltà.

I creditori possono aggredire solo le prime e non del tutto. Vi sono infatti dei limiti che vanno rispettati: scopriamo quali sono nel paragrafo successivo.

Pignoramento pensione: ecco il limite di pignoramento

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Come detto, vi è un limite di pignoramento sulle pensioni previdenziali aggredibili dai creditori. Questo viene anche detto il “limite vitale“, che deve essere sempre garantito al pensionato. Il calcolo del minimo prevede una specifica rilevazione, effettuabile seguendo i seguenti passaggi:

  • come prima cosa è bene specificare che dalla pensione non può essere toccata la parte d’importo pari a 1,5 volte l’assegno sociale. Per calcolare questa soglia, che dunque è al riparo da qualsiasi aggressione da parte dei creditori, bisogna prendere l’importo dell’assegno sociale aggiornato al 2022 e aumentarlo della sua metà. Ne risulta che quest’anno, considerando che l’importo dell’assegno sociale è pari a 468,10€, la soglia di pensione non pignorabile è pari a 702,15€;
  • della restante pensione può essere invece pignorato 1/5. Per calcolare l’importo effettivo del pignoramento, dunque, bisogna sottrarre dalla propria pensione i suddetti 702,15€ per poi prendere il 20% del risultato.