Plastic tax e sugar tax rinviate al 2023

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
24/10/2021

Il Consiglio dei Ministri riunitosi questa settimana ha reso noto il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax, entrambe escluse dal Documento Programmatico di Bilancio. Confermato invece il taglio della tampon tax, con l’aliquota che passa dal 22 al 10%.

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Ancora un rinvio per la plastic tax e la sugar tax, escluse dal Documento Programmatico di Bilancio redatto in settimana dal Consiglio dei Ministri. Entrambe le misure verrano rinviate al 2023, a differenza, invece, della riduzione della tampon tax dal 22 al 10%, che sarà presente nella Legge di Bilancio 2022.

Da Palazzo Chigi confermano comunque l’impegno prioritario del Governo nel ridurre le tasse: dei 23 miliardi stanziati per la manovra, infatti, ben 8 sarebbero destinati al taglio delle aliquote fiscali.

Plastic tax: ancora un rinvio

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La plastic tax è l’imposta sul consumo della plastica monouso, che sarebbe dovuta entrare in vigore già dal 2020.

Tuttavia, dopo numerosi rinvii, il Governo non si è ancora pienamento convinto della necessità della misura, esclusa dal Documento Programmatico di Bilancio e quindi dai provvedimenti destinati ad entrare nella Legge di Bilancio 2022. Se ne riparlerà, quindi, non prima del 2023.

L’obiettivo della plastic tax, ricordiamo, è quello di disincentivare l’utilizzo ed il consumo di prodotti di plastica, portando progressivamente ad una diminuzione della produzione della stessa. Nel concreto, si tratta di un’imposta fissata nella misura di 0,45 euro per chilogrammo.

Stop anche per la sugar tax

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Stessa sorte sembrerebbe toccare anche alla sugar tax, l’imposta di consumo sulle bevande zuccherate nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione.

Al pari della plastic tax, infatti, anche questa tassa non è stata inserita nel Documento Programmatico di Bilancio, venendo rinviata, quindi, al 2023.

A tal proposito si è espresso con soddisfazione il presidente di Coldiretti Ettore Prandini:

‘Il rinvio della sugar tax al 2023 salva oltre 5 mila posti di lavoro e 180 milioni di euro di fatturato, con un pesante effetto valanga sull’intera filiera”.

Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri spicca invece il taglio dal 22 al 10% dell’Iva sui prodotti assorbenti per l’igiene femminile, la cosiddetta tampon tax.