PNRR: in arrivo altri 19 miliardi di euro

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
09/03/2023

L’Italia ha ufficialmente raggiunto gli obiettivi del PNRR per ottenere la terza tranche dei fondi europei. Si tratta di un grande risultato portato a termine dai governi che si sono succeduti. Il punto della situazione è stato fatto da Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia.

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L’Italia ha finora conseguito tutti gli obiettivi previsti dal Pnrr per gli anni 2021 e 2022. Si tratta di 151 obiettivi sul totale dei 527 previsti dal Piano fino al 2026. La Commissione Europea sta valutando l’assegnazione della terza tranche di soldi all’Italia: si tratta di 19 miliardi di euro.

PNRR: il punto di Giorgetti

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Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto sulla questione PNRR. La grande novità è che l’Italia ha portato a casa tutti gli obiettivi previsti per il 2022 e che quindi la Commissione Europea sta valutando l’invio dei 19 miliardi spettanti. I soldi promessi dovrebbero arrivare entro il prossimo mese di Maggio.

PNRR: quali sono gli obiettivi dell’Italia?

Vediamo ora quali sono gli obiettivi che i nostri governi hanno dovuto raggiungere per essere in linea con il PNRR. Quelli portati a casa negli ultimi due anni sono obiettivi più di carattere legislativo e normativo, che per le lunghe tempistiche della politica italiana è comunque un ottimo risultato. Ora si passa ad obiettivi più pratici.

Come saranno i nuovi obiettivi?

I nuovi obiettivi previsti dal governo hanno come focus principale quello della transizione ecologica ed energetica. Oltre a questi sarà necessario portare a termine delle opere infrastrutturali importanti, che vadano a dare sostanza ai territori meno avanzati e più colpiti dalla pandemia.

PNRR: quanti soldi ha già avuto l’Italia?

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Vediamo ora quanti soldi sono già stati erogati all’Italia e quanti ne spetteranno ancora. In totale sono 66,9 miliardi di euro, di cui 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento e 42 miliardi a rimborso della prima e seconda domanda di pagamento. Si punta ad andare anche oltre il 2026 con i finanziamenti, ma bisogna fare molta attenzione.