Prezzo carburanti: quali sono le previsioni per i prossimi mesi?
Il mercato dei carburanti è attualmente in una fase di crisi, con prezzi al pubblico che, almeno per il momento, sembrano in calo, ma con un notevole aumento delle quotazioni del petrolio Brent che ha raggiunto i 90 dollari al barile. Questa situazione è una conseguenza diretta delle tensioni che caratterizzano la prima settimana di guerra in Israele, che ha provocato uno squilibrio nei mercati energetici.
La necessità di risolvere il problema dell’approvvigionamento di petrolio e prodotti raffinati russi, insieme al declino dell’approvvigionamento di petrolio grezzo dall’Iran, nonostante un embargo ufficiale, sta mettendo a dura prova l’equilibrio del settore energetico.
Carburanti: prezzi al ribasso in Italia?
Al momento, i prezzi al pubblico dei carburanti in Italia sembrano seguire una tendenza al ribasso, con la benzina in self-service che si è ridotta a una media di 1,927 euro al litro e il gasolio a 1,905 euro al litro, secondo le ultime informazioni dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico, datate 12 ottobre 2023.
Diminuisce anche il prezzo del servito?
Anche i prezzi dei carburanti serviti stanno seguendo questa tendenza al ribasso, con la benzina a 2,066 euro al litro e il diesel a 2,044 euro al litro. Tuttavia, rimane una notevole incertezza sul futuro, con il prezzo del petrolio Brent che ha registrato un improvviso aumento di 4 dollari al barile solo nella mattinata del 13 ottobre, avvicinandosi pericolosamente ai 90 dollari.
Petrolio: aumento del costo per barile
Prima dell’inizio del conflitto, il prezzo del petrolio era ben al di sotto degli 85 dollari al barile, quindi le prospettive future sono ancora incerte. Il superamento della soglia dei 2 euro al litro per i carburanti sembra ormai imminente, e l’eventualità di superare questa cifra non è affatto remota.
Quale impatto può avere il conflitto in Palestina?
Secondo il Codacons, l’impatto economico sugli italiani potrebbe raggiungere i 390 milioni di euro al mese, considerando solo i costi dei rifornimenti di carburante. Anche un modesto aumento di 10 centesimi di euro al litro per benzina e gasolio potrebbe tradursi in un aumento di 5 euro per ogni pieno. Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di essere vigili, poiché la situazione in Medio Oriente potrebbe innescare ulteriori problematiche, simili a quanto accaduto durante la guerra in Ucraina causata dalla Russia, che ha avuto un impatto significativo sull’approvvigionamento di gas e petrolio. Il timore è che i prezzi della benzina possano addirittura raggiungere i 3 euro al litro.