Proroga Superbonus 110% per villette e unifamiliari fino a fine 2023: esperti chiedono maggiori sostegni
Il Decreto Omnibus del 7 Agosto 2023 introduce una semplice proroga, ma i professionisti sollevano critiche e chiedono maggiori aiuti per le imprese
Il decreto Omnibus del 7 agosto 2023 ha annunciato una proroga significativa: il Superbonus 110% per villette e unità immobiliari unifamiliari è esteso fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, l’assenza di ulteriori misure, come lo sblocco della cessione del credito, ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti del settore, che chiedono supporto aggiuntivo per imprese e proprietari.
Superbonus 110% prorogato
Secondo le nuove disposizioni, le villette con accesso autonomo e unità immobiliari unifamiliari possono godere del Superbonus 110% per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione fino alla fine del 2023. Tuttavia, la condizione rimane che almeno il 30% dei lavori deve essere completato entro settembre 2022 per poter accedere alla detrazione fiscale.
Benefici limitati
La proroga beneficia soprattutto coloro che hanno subito ritardi a causa della sospensione della cessione del credito e dello sconto in fattura a febbraio. Per chi ha avviato i lavori nel 2023, la detrazione fiscale sarà ridotta al 90%, ma si potrà raggiungere il 110% per le abitazioni principali con reddito inferiore a 15.000 euro. Dal 2024, l’agevolazione si ridurrà al 70%.
Critiche e richieste degli esperti
Gli esperti del settore non sono soddisfatti della proroga da sola. Molti ritengono che sia necessario sbloccare la cessione del credito per sostenere appieno imprese e proprietari nell’esecuzione dei lavori. Attualmente, poche banche permettono la cessione del credito per importi antecedenti al decreto di febbraio: Intesa Sanpaolo e Unicredit sono tra queste, mentre Cassa di Risparmio di Bolzano- Sparkasse ha sospeso le operazioni.
La proroga del Superbonus 110% per villette e unità immobiliari unifamiliari fino alla fine del 2023 è stata ben accolta, ma gli esperti del settore sollevano dubbi sulla sua efficacia senza ulteriori misure di supporto. La richiesta principale è lo sblocco della cessione del credito, una pratica ritenuta fondamentale per agevolare imprese e proprietari nel completamento dei lavori di riqualificazione. L’attenzione ora si concentra su eventuali ulteriori provvedimenti per garantire un sostegno completo e duraturo al settore delle ristrutturazioni.