RdC verso la fine: è possibile ottenere la Carta Spesa da 382 euro?
La Carta Spesa da 382 euro, prevista a partire da luglio, non è accessibile per coloro che sono stati beneficiari del Reddito di Cittadinanza nel mese di maggio 2023. I Comuni svolgono un ruolo chiave nell’assegnazione della Carta, che è riservata a persone con un ISEE inferiore ai 15.000 euro registrate nell’Anagrafe Comunale.
La prevista Carta Spesa da 382 euro a partire da luglio solleva interrogativi su chi ne ha effettivamente diritto, soprattutto nel caso in cui si concluda il Reddito di Cittadinanza nello stesso mese. Il decreto del 18 aprile, che ha istituito la Carta Spesa, fornisce le risposte a queste domande.
Requisiti per l’assegnazione della Carta Solidale
La Carta Solidale viene assegnata alle persone registrate nell’Anagrafe Comunale che hanno un ISEE inferiore ai 15.000 euro. I Comuni svolgono un ruolo cruciale nel processo di assegnazione, verificando e consolidando la lista dei beneficiari fornita dall’INPS.
Chi è escluso
Per accedere alla Carta Solidale, è necessario non essere beneficiari di alcuna forma di integrazione salariale o sostegno per la disoccupazione fornito dallo Stato. Questa condizione esclude sia i beneficiari della NASpI che del Reddito di Cittadinanza.
L’articolo 2, comma 2, del decreto legge specifica chiaramente che il contributo non è previsto per i nuclei familiari che includono titolari del Reddito di Cittadinanza alla data di entrata in vigore del decreto.
Limitazione temporale dell’accesso
Anche se si riceve l’ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza a luglio o si è già ricevuta a giugno, prima dell’effettiva implementazione della Carta Solidale, non si avrà comunque diritto all’accesso alla nuova Carta Spesa. Il requisito per ottenere i 382 euro è di non essere stati beneficiari del Reddito di Cittadinanza nel mese di maggio 2023.
Chiarezza sulla Carta Spesa e le sue condizioni
La Carta Spesa rappresenta un sostegno importante per le famiglie con un ISEE inferiore ai 15.000 euro. Tuttavia, è fondamentale comprendere le condizioni e i requisiti per accedere al beneficio, come definito nel decreto del 18 aprile, al fine di evitare possibili incomprensioni o aspettative non corrispondenti alla propria situazione.