Reddito alimentare 2023 al via: chi sono i beneficiari
Il decreto per l’implementazione del “Reddito alimentare” è stato firmato con tre mesi di ritardo. Questa misura sperimentale prevede la distribuzione di pacchi alimentari ai beneficiari, che potranno prenotarli tramite un’app dedicata.
Il decreto attuativo per la messa in atto del nuovo “Reddito alimentare” è stato finalmente firmato, seppur con un ritardo di circa tre mesi rispetto alle previsioni. Questa misura è stata concepita per offrire un sostegno alle famiglie italiane che si trovano in gravi difficoltà economiche, incapaci di provvedere all’acquisto di cibo per il loro sostentamento quotidiano.
Un’idea sperimentale di supporto alimentare
Il “Reddito alimentare” è stato introdotto attraverso la legge di bilancio del 2023 come un progetto sperimentale. A differenza di altre forme di aiuti contro la povertà, questa misura non consiste in un contributo monetario, ma si basa sulla distribuzione di pacchi contenenti alimenti provenienti dagli invenduti della distribuzione alimentare.
Modalità di distribuzione e contenuto dei pacchi
I pacchi del reddito alimentare contengono beni di prima necessità come pane, pasta, latte, formaggi e acqua. La distribuzione avviene attraverso un’app dedicata, consentendo la prenotazione dei pacchi che possono essere ritirati presso i centri di distribuzione o consegnati direttamente a domicilio, specialmente per le categorie più vulnerabili, come le persone disabili.
Il ritardo nella definizione delle modalità operative
Il decreto attuativo del reddito alimentare sarebbe dovuto essere emesso entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio del 2023, ovvero entro il 1° gennaio. Tuttavia, i tempi previsti non sono stati rispettati, e il decreto è stato firmato solo il 26 maggio 2023, con l’annuncio ufficiale pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 30 maggio.
Sperimentazione limitata
Il reddito alimentare sarà sperimentale per un periodo di tre anni e sarà implementato solo nei comuni capoluogo delle città metropolitane del territorio italiano, come stabilito dalla Conferenza Unificata.
Beneficiari e presentazione dei progetti
I beneficiari del reddito alimentare saranno individuati tra coloro che sono già inclusi negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) del programma FEAD per la distribuzione alimentare. Saranno anche presi in considerazione altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali e organizzazioni del Terzo Settore.
Ogni comune dovrà presentare un proprio progetto per il reddito alimentare, attraverso un avviso non competitivo gestito dalla Direzione Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.