Reddito di Cittadinanza: 200 mila beneficiari in meno
I dati sul Reddito d Cittadinanza hanno evidenziato un deciso calo dei beneficiari, il quale è ascrivibile a più cause concatenate insieme. Una di queste è sicuramente la stretta del governo sulla misura, ma anche i dati incoraggianti sull’occupazione. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.
In un colo anno i percettori del Reddito di Cittadinanza sono diminuiti di circa 200 mila unità. Un numero molto importante, soprattutto se si considera che il totale dei beneficiari ammonta a 1 milione. Il calo è dovuto in particolare alle nuove disposizioni in materia del governo, ma anche ad altri fattori come ad esempio l’aumento dell’occupazione.
Analizziamo insieme la questione nel seguente articolo.
Reddito di Cittadinanza: calano i percettori
La notizia degli ultimi giorni per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza è che il numero dei beneficiari è diminuito di 200 mila famiglie. Nel 2021 i beneficiari erano 1,2 milioni, mentre al momento della rilevazione nel 2022 il numero di questi è passato ad un milione.
Come mai sono diminuiti i beneficiari?
Cerchiamo di capire quali sono le motivazioni che hanno portato ad un calo così importante dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza. La principale è sicuramente la volontà del Governo di ridimensionare le spese e il numero dei percettori. Questo si è sostanziato anche in maggiori controlli che hanno scovato molti illegali.
Reddito di Cittadinanza: aumenta l’occupazione?
Oltre agli interventi dell’esecutivo, potrebbe aver avuto un effetto significativo il dato sull’occupazione. I dati parlano di un aumento degli occupati che fa ben sperare per il futuro. Il 2022, infatti, si è chiuso con un saldo di 334mila nuovi occupati rispetto all’anno precedente.
Reddito di Cittadinanza: quali sono i costi per lo Stato?
Le spese per lo Stato sono molto elevate, in particolare nelle Regioni dove il numero dei beneficiari è molto elevato. Si tratta in particolare di Campania, Sicilia, Lazio e Lombardia. Il costo totale della misura nel 2021 è stato di 8,3 miliardi di euro. Si stima che nel 2023 il costo sarà di “soli” 6 miliardi di euro.