Reddito di Cittadinanza 2021: cosa rischiano i “furbetti”
È emersa nelle ultime ore la notizia di una signora che percepiva con regolarità il Reddito di Cittadinanza vivendo stabilmente nei Caraibi. Scontata la sospensione dell’erogazione, ma cosa rischia adesso la donna? E quali sono le sanzioni previste, in generale, per chi viola le regole sul RdC?
Nel corso degli ultimi giorni sono partite diverse denunce per truffa aggravata nei confronti dei cosiddetti “furbetti” del Reddito di Cittadinanza.
Tra questi ha fatto scalpore una donna di 50 anni residente a Bologna ma scoperta a vivere stabilmente ai Caraibi. Immediata, ovviamente, la sospensione dell’erogazione del RdC, con la signora che rischia una condanna fino a 6 anni di reclusione.
Ma vediamo in generale cosa prevede la normativa per chi viola le regole sul Reddito di Cittadinanza.
Reddito di Cittadinanza: continua la lotta ai “furbetti”
Durante i recenti controlli svolti da Carabinieri e Guardia di Finanza in relazione ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono emerse diverse situazioni di irregolarità.
Nelle ultime ore, infatti, sarebbero state denunciate ben otto persone non in regola con la documentazione richiesta ai fini della corretta erogazione del contributo.
Tra queste, a finire sulle prime pagine dei quotidiani nazionali è stata una signora di 50 anni residente a Bologna ma che viveva regolarmente ai Caraibi: la donna, rientrata in Italia per richiedere il rinnovo del Reddito, è stata fermata dai Carabinieri di Castel San Pietro Terme e rischia fino a 6 anni di reclusione.
In totale, i “furbetti” del Reddito di Cittadinanza scovati durante questo ultimo giro di controlli si sarebbero illecitamente appropriati di circa 33 mila euro.
Reddito di Cittadinanza: le sanzioni in caso di irregolarità
Ma cosa prevede la normativa per chi viola le regole sul Reddito di Cittadinanza?
Chi presenta false dichiarazioni o attesti cose non vere rischia la reclusione da 2 a 6 anni. Per coloro che invece omettono le comunicazioni legate alle variazioni di reddito e patrimonio, o qualsiasi altra informazione dovuta, è prevista la reclusione da 1 a 3 anni.
Sanzioni importanti, quindi, che si sommano ovviamente alla decadenza dal beneficio e all’obbligo di restituzione delle somme illecitamente ottenute.