Reddito di Cittadinanza 2022: cosa cambia per stranieri e famiglie numerose?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
26/12/2021

Diversi sono gli emendamenti proposti per il Reddito di Cittadinanza che saranno inclusi nella nuova Legge di Bilancio 2022. In particolare, i cambiamenti proposti riguarderanno i requisiti richiesti per le famiglie numerose e stranieri. Scopriamo insieme quali sono.

reddito cittadinanzaLa prima bozza della Legge di Bilancio 2022 approvata in Consiglio dei Ministri ha inserito delle modifiche al Reddito di Cittadinanza a partire dal 2022 ed ora alcuni emendamenti in merito vorrebbero introdurre dei cambiamenti per quanto riguarda alcuni dei requisiti per famiglie numerose e stranieri, in base alle proposte del Comitato guidato dalla sociologa Chiara Saraceno.

La proposta arriva dopo il suggerimento della Lega in merito alle risorse necessarie per coprire il caro bollette, le quali dovrebbero essere prelevate, stando a quanto suggerito dal partito di Matteo Salvini, da quelle stanziate per il reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: ecco le novità per famiglie numerose e stranieri

reddito-1200-1Il Movimento 5 Stelle ha proposto alcuni emendamenti in merito ai requisiti richiesti per il reddito di cittadinanza alle famiglie numerose e stranieri, secondo le linee guide del Comitato Saraceno. I cambiamenti previsti sono:

  • per gli stranieri, una riduzione del requisito della residenza in Italia che lo si vorrebbe portare dai 10 anni oggi previsti a 8 fino a 5 anni dal 2023;
  • per le famiglie numerose, una modifica della scala di equivalenza, utilizzando, dunque, la scala adottata per la quantificazione dell’ISEE o in alternativa facendo riferimento a un unico parametro sia per i minori sia per i maggiorenni ed eliminare il tetto.

Reddito di Cittadinanza 2022: ecco le proposte del Partito Democratico

reddito-di-cittadinanzaAnche dal Partito Democratico arrivano degli emendamenti in merito al Reddito di Cittadinanza, come comunicato dal responsabile economico Antonio Misiani, che stando a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano:

 “puntano a migliorare il reddito cogliendo le proposte presentate dalla commissione Saraceno, dalla Caritas, dall’Alleanza contro la povertà, partendo dall’idea che l’Italia ha bisogno di uno strumento efficace per contrastare la povertà.”

E ha aggiunto:

“È stato tenuto conto della limitata dotazione di risorse per il Parlamento: condividiamo le proposte della Commissione Saraceno, compreso il tema dell’abbassamento del requisito dei 10 anni per gli stranieri, ma alcune di queste proposte sono molto impattanti dal punto di vista finanziario e vanno al di là della dotazione finanziaria”.

A tal proposito è intervenuto anche il senatore Daniele Manca, capogruppo del PD nella Commissione Bilancio, affermando che:

“le risorse, ma di migliorare la presa in carico della povertà: non si risolve con una carta di credito, ma in un’alleanza fra sistema di servizi sociali, volontariato, associazionismo, forze economiche, che devono dare una prospettiva.”