Reddito di cittadinanza 2022 nuovo obbligo: chi rischia di perderlo

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
21/10/2022

Cambia la modalità di domanda per i percettori del Reddito di cittadinanza, che se vogliono continuare a percepire il sussidio devono inoltrare in via telematica. Vediamo insieme cosa è cambiato e cosa bisogna fare per non perdere il Reddito.

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Come reso noto dall‘INPS con il messaggio del 7 ottobre 2022, è stato aggiornata la domanda per il Reddito di cittadinanza.

Nello specifico, coloro che continuano a percepire il sussidio devono presentare la domanda anche via web altrimenti rischiano di perderlo.

Vediamo insieme come è cambiata la domanda e cosa si deve fare per non perdere il Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: quando si rischia di perderlo

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L’INPS, dunque, chiede una nuova modalità di inoltro della domanda web per chiedere il rinnovamento dei dati personali per ricevere il Reddito di Cittadinanza come previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Ciò significa che per continuare a ricevere il sostegno è necessario rinnovare i dati in via telematica.

L’aggiornamento serve a fortificare i controlli per scovare chi commette illeciti e rilascia dichiarazioni false per quanto riguarda i requisiti richiesti. Inoltre, si attende un’unità operativa che ha l’obiettivo di scoprire coloro che percepiscono il Reddito indebitamente.

Come cambia la domanda

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Nella nuova modalità di domanda sono richieste altre informazioni riguardanti il nucleo della famiglia, nello specifico in relazione a condanne penali e/o misure cautelari. Se vi sono condanne definitive vi è la perdita del sussidio con effetto retroattivo.

Di conseguenza, se tali cause si verificano, il denaro percepito dovrà essere restituito e sarà possibile chiedere di nuovo il sussidio soltanto dopo dieci anni trascorsi dalla condanna.

In realtà, per coloro che percepiscono in RdC l’aggiornamento non risulta essere una novità dal momento in cui già a luglio ve ne stato un altro in cui si chiedeva la DID (immediata disponibilità di lavoro).