Reddito di cittadinanza 2022: in quanti hanno trovato lavoro fino ad oggi?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
24/07/2022

Sono diversi i quesiti a cui il comitato scientifico di valutazione del Reddito di Cittadinanza ha risposto, tra cui quello relativo al numero di percettori del Reddito che ha trovato lavoro fino ad oggi. Vediamo insieme cosa ha risposto in merito il comitato.

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Il comitato scientifico di valutazione del Reddito di Cittadinanza ha redatto alcune schede tematiche che rispondo a dieci delle più diffuse domande sul sussidio, dall’equilibrio e il nesso tra i due obiettivi del Reddito agli obblighi di chi lo riceve fino al rapporto tra percepimento del Reddito e l’occupazione.

Vediamo insieme qual è stata la risposta a proposito del quesito relativo al numero di percettori del Reddito che ha trovato lavoro fino ad oggi.

Reddito di cittadinanza 2022: in quanti hanno trovato lavoro?

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Indipendentemente dalla condizione occupazionale al momento di accesso al beneficio e dallo stato della domanda, i beneficiari del Reddito di cittadinanza che sono transitati nelle politiche del lavoro nel periodo compreso tra marzo 2019 e la fine di settembre del 2021 è stato pari a 1.808.278.

Circa 178.000 di tali beneficiari avevano un rapporto di lavoro al momento dell’ingresso nella misura, mentre altri 547.000 circa (cioè il 30,2% del totale) lo hanno trovato successivamente. Quindi poco meno di 725.000 di quei beneficiari (il 40,1%) aveva già un lavoro o lo ha trovato successivamente. Inoltre, sono stati più di 1,5 milioni i complessivi rapporti di lavoro movimentati.

Le difficoltà maggiori a intercettare un posto di lavoro le hanno incontrate coloro che avevano avuto un numero limitato di esperienze di lavoro e, per lo più, risalenti a anni distanti nel tempo. Inoltre, anche in questo ambito si è rilevato un gap piuttosto ampio in merito alla componente maschile e alla componente femminile dei beneficiari: 37,9% uomini contro 23,2% delle donne.

I beneficiari con cittadinanza straniera sono una minoranza, il 17,2% del totale, ma è di interesse il fatto che la quota di essi che ha trovato una nuova occupazione è superiore a quella riferita ai soli cittadini italiani: 36,8% contro 28,9%.

Tra le varie tipologie contrattuali è nettamente prevalente l’occupazione a termine e si tratta prevalentemente di contratti di breve durata: quasi il 69% di essi non supera i 3 mesi e più di un terzo dura meno di 1 mese.