Reddito di cittadinanza 2023: a che ora arriva il pagamento?
Ieri, 27 febbraio 2023, sono partiti i pagamenti del Reddito di cittadinanza. Ma a che ora avviene l’erogazione del sussidio? Vediamo insieme.
Come ogni mese, il Reddito di cittadinanza viene erogato il 27 del mese per coloro che percepiscono il sussidio da diverso tempo, mentre coloro che ricevono il sussidio per la prima volta la data di accredito scatta a partire dal 15 del mese.
Ma a che ora viene accreditato il pagamento? Vediamo insieme.
Reddito di cittadinanza: come funziona il pagamento
Per chi percepisce la prima mensilità o chi ha richiesto il rinnovo dopo i primi 18 mesi, la ricarica del Reddito di cittadinanza arriva sempre il 15 del mese, mentre per tutti gli altri beneficiari le somme sono disponibili dal 27 e vengono erogate entro la fine del mese.
A che ora arriva il pagamento
I pagamenti partono dalle ore 13.00 del 27 e continuano fino alla sera, ma possono proseguire fino all’ultimo giorno del mese.
I percettori del sussidio possono controllarne lo stato accedendo all’area riservata del sito dell’Inps tramite credenziali Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi.
Resta comunque necessario aver rinnovato l’ISEE entro gennaio 2023 per essere beneficiari del Reddito, altrimenti i pagamenti rimangono in sospeso.
Come cambia nel 2023
Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, a perdere il Reddito di cittadinanza sono coloro che vengono considerati “occupabili“, esclusi, dunque, i nuclei familiari al cui interno ci sono persone con disabilità, minorenni o over 60.
Inoltre, perdono il sussidio coloro che rifiutano la prima offerta di lavoro e che non frequentano i corsi di formazione obbligatori.
Al via i corsi di formazione
Proprio in questi giorni, 198mila percettori dell’assegno economico che sono considerati “occupabili” nell’ambito del Programma di politiche attive del lavoro Garanzia Occupabilità dei Lavoratori sono stati presi in carico dai centri per l’impiego.
Di questi 198mila, 161mila saranno avviati verso i percorsi di inserimento lavorativo, di aggiornamento o riqualificazione delle competenze (81,3%). Tra loro, per oltre 47mila è stata già individuata e concordata un’attività formativa da svolgere (29,2%). Ad annuncialo è il ministero del Lavoro.