Reddito di cittadinanza 2023 che confusione: mancano i decreti e i protocolli
Per le modifiche al Reddito di cittadinanza introdotti dalla Legge di Bilancio mancano ancora i decreti e i protocolli. Cosa significa questo per i percettori del sostegno economico?
È ormai certo che i percettori del Reddito di cittadinanza considerati “occupabili” non potranno beneficiare del sussidio per un periodo superiore a sette mensilità. Tuttavia, mancano ancora i decreti e i protocolli che concretizzino le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
Reddito di cittadinanza: cosa manca
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, gli “occupabili” potranno usufruire del Reddito di cittadinanza per un periodo massimo di sette mensilità. Inoltre, è stato introdotto l’obbligo per coloro che hanno un età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non hanno terminato la scuola dell’obbligo di frequentare corsi formativi. Anche per quei percettori che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni è stato introdotto l’obbligo di frequentare un corso di formazione o di riqualificazione professionale di sei mesi, altrimenti si rischia di perdere il sussidio. Infine, è prevista l’obbligatorietà di accettare la prima proposta di lavoro considerata congrua.
Obbligo di formazione: manca il piano formativo
Per quanto riguarda l’obbligo di frequentare un corso di formazione o di riqualificazione professionale di 6 mesi, non è ancora stato presentato il piano formativo del ministero del Lavoro, con le modalità di fruizione dei corsi, ma potrebbe arrivare il prossimo mese.
In particolare, spetta alle Regioni controllare se l’obbligo di frequenza dei corsi formativi viene rispettato e comunicare in tempi rapidi Anpal gli elenchi dei soggetti inadempienti. A sua volta, l’Anpal dovrà poi comunicare all’Inps i soggetti inadempienti per la decadenza dal sussidio. Ad oggi, nessuna segnalazione è giunta all’Anpal.
Obbligo di diploma: assente il protocollo
In merito all’obbligo di diploma per continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza, non è ancora stato stipulato alcun tipo di protocollo dal ministero dell’Istruzione e ministero del Lavoro.
La novità riguarderà ben 140mila giovani under 30 che percepiscono il sussidio e hanno al massimo la licenza di scuola media.
Offerta di lavoro congrua: incertezza sulle caratteristiche
Secondo quanto stabilito dall’ultima Legge di Bilancio, se si rifiuta la prima offerta di lavoro considerata “congrua“, si perde il diritto al Reddito di cittadinanza. Tuttavia, non sono ancora chiare le caratteristiche che dovrebbe avere l’offerta per essere considerata congrua. I criteri geografici esatti, l’adeguatezza della retribuzione o la durata del contratto saranno precisati da un decreto, che non si sa ancora quale e quando sarà.