Reddito di cittadinanza 2023: cosa fa reddito?
Per poter ricevere il Reddito di cittadinanza è necessario essere in possesso di determinati requisiti economici. Se si subiscono variazioni al proprio reddito, bisogna darne tempestiva comunicazione, pena il decadimento del sussidio e sanzioni.
Il Reddito di cittadinanza consiste in un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari che spetta a coloro che sono in possesso di determinati requisiti economici. Per questo motivo, è importante conoscere cosa contribuisce a fare reddito ai fini del Reddito.
Facciamo chiarezza.
Reddito di cittadinanza: quali sono i requisiti economici
Per poter usufruire del Reddito di cittadinanza, è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti economici:
- ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
- un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza);
- un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia aumenta a 9.360 euro.
Cosa fa reddito ai fini del RdC
In caso di variazione dei requisiti patrimoniali, i percettori del Reddito di cittadinanza devono provvedere a fare tempestiva comunicazione, altrimenti si rischia di perdere il sussidio. Ma non solo.
Tra le variazioni che vanno indicate rientra innanzitutto l‘eredità; infatti, ricevendo una cospicua somma di denaro, quest’ultima potrebbe modificare i requisiti per accedere al sussidio.
Cosa si rischia se non si comunicano le variazioni
Se il soggetto interessato non comunica tali variazioni, perde il diritto al reddito di cittadinanza. Inoltre, in caso di dichiarazioni o documenti falsi e omissione di informazioni, rischia la reclusione da 2 anni a 6 anni. In caso di mancata comunicazione delle variazioni economiche, entro i termini previsti, invece, si rischia la reclusione da 1 anno a 3 anni.