Reddito di cittadinanza 2023: è previsto l’obbligo di istruzione?
Il governo attuale si è impegnato a portare importanti cambiamenti al reddito di cittadinanza, e ora è prossimo l’addio definitivo al sussidio specifico del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, ci sono ulteriori modifiche e condizioni da tenere in considerazione. Vediamo insieme.
La riforma del sussidio del Movimento 5 Stelle comporta importanti cambiamenti per i beneficiari. Mentre il Reddito di cittadinanza viene eliminato, si introducono nuove opportunità con il Supporto per la formazione e il lavoro. Allo stesso tempo, i giovani beneficiari devono soddisfare il requisito di istruzione, altrimenti rischiano la riduzione o la sospensione del reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza: le novità dal 2023
Il sussidio targato Movimento 5 Stelle è stato erogato nell’anno corrente per un massimo di sette mesi a favore delle persone considerate “occupabili”, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e sono in grado di lavorare. Questa misura segna la fine del sussidio specifico introdotto dal Movimento 5 Stelle.
Supporto per la formazione e il lavoro
Coloro che hanno ricevuto il reddito di cittadinanza in modo continuativo da gennaio avranno diritto all’ultima mensilità a luglio. A partire da settembre, se qualificati, potranno accedere al Supporto per la formazione e il lavoro, che rappresenta una nuova opportunità per sviluppare competenze e favorire l’inclusione lavorativa.
A chi spetta il reddito di cittadinanza
Le famiglie che hanno un minore, un disabile o una persona con un’età di almeno 60 anni potranno continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023. Tuttavia, dovranno dire addio a questo sussidio con l’arrivo del nuovo anno. A partire da gennaio 2024, potranno comunque beneficiare dell’assegno di inclusione, che rappresenta un sostegno economico alternativo.
Requisito di istruzione per i giovani beneficiari
L’Inps ha stabilito che i giovani tra i 18 e i 29 anni che non hanno completato l’obbligo di istruzione non avranno diritto al reddito di cittadinanza. Saranno tenuti a iscriversi e frequentare percorsi di istruzione per adulti di primo livello, a meno che siano già impegnati in percorsi di politica attiva, di qualificazione o riqualificazione. La mancata adesione a tali percorsi comporterà una riduzione dell’importo del sussidio.
Mancata adesione ai percorsi di istruzione
I giovani beneficiari tra i 18 e i 29 anni che non rispettano l’obbligo formativo vedranno l’importo del reddito di cittadinanza ridotto per la quota relativa al soggetto o ai soggetti interessati, indipendentemente dal fatto che si tratti del richiedente o di un altro membro della famiglia. L’erogazione del reddito di cittadinanza a questa categoria di persone sarà sospesa fino a quando non verrà rispettato l’obbligo di istruzione.