Reddito di cittadinanza 2023 ISTAT: tolto al 20% dei beneficiari
A partire dal prossimo anno, la durata di percezione del Reddito di cittadinanza sarà ridotta a 8 mensilità. Secondo i dati Istat, questa modifica comporterà una riduzione dei beneficiari del Reddito di circa un terzo. Vediamo insieme cosa ha detto al proposito il presidente dell’Istituto di ricerca.
La legge di bilancio ha modificato le regole e i requisiti d’accesso al Reddito di cittadinanza a partire dal prossimo anno, mentre Giorgia Meloni ha annunciato che il sostegno sarà abolito a partire dal 2024.
Secondo il presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023, il Reddito sarà tolto a un beneficiario su cinque, per un totale di 846 percettori che rimarranno senza il sussidio.
Reddito di cittadinanza: tolto a 1 beneficiario su 5
Secondo il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, la riduzione della durata del Reddito di cittadinanza nel 2023 colpirà “circa 846 mila individui, vale a dire poco più di un beneficiario su cinque”.
In audizione alla Camera, Blangiardo ha dichiarato:
Se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni, il taglio riguarderà oltre un terzo di essi. La decurtazione della durata coinvolgerebbe in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare coinvolge più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni.
Inoltre, ha aggiunto che la riduzione:
comprende un terzo dei NEET fra 18 e 29 anni beneficiari del Reddito, e si caratterizza per livelli di istruzione appena più elevati rispetto alla restante platea dei beneficiari appartenenti alla stessa classe d’età.
Reddito di cittadinanza: come cambierà nel 2023
A non poter più beneficiare del Reddito di cittadinanza dal prossimo anno sono i cosiddetti “occupabili“, ossia le persone con età compresa tra i 18 e 59 anni che non hanno nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età.
Nello specifico, gli occupabili potranno usufruire del Reddito per un periodo massimo di otto mesi, anziché i 18 attualmente previsti, e dovranno partecipare a un corso di formazione o riqualificazione professionali, pena il decadimento del beneficio. Il sussidio si perde anche nel caso si rifiuti la prima offerta “congrua” di lavoro.