Reddito di cittadinanza 2023: si può ancora fare domanda?
Nel 2023, il reddito di cittadinanza continua ad essere richiedibile. Le nuove istanze e i rinnovi sono ancora possibili, con limiti di fruizione differenti a seconda delle situazioni familiari. È fondamentale essere informati sulle opportunità offerte e sulle scadenze per non perdere l’accesso al sostegno economico.
Anche nel 2023, chi soddisfa i requisiti può richiedere il reddito di cittadinanza. Nonostante l’abolizione dal 2024, non ci sono restrizioni per nuove istanze o rinnovi entro fine anno. Tuttavia, occorre considerare il limite massimo di 7 mensilità per nuclei senza minori, disabili o anziani oltre i 60 anni.
Abolizione del reddito di cittadinanza nel 2024
La Legge di Bilancio 2023 prevede l’abolizione del reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024. Tuttavia, durante il 2023, è ancora possibile presentare nuove richieste o rinnovi.
La Manovra 2023 e il decreto lavoro per nuovi strumenti di sostegno non pongono divieti per nuove istanze. Importante è il limite di 7 mensilità di fruizione, che non si applica a nuclei con minori, disabili o over 60, o coloro presi in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre.
Nuove richieste e rinnovi nel 2023
Per chi non ha mai beneficiato o non ha ricevuto mensilità nell’anno, è possibile presentare una nuova domanda seguendo le procedure abituali. Il sussidio sarà erogato in accordo alla normativa vigente. Nel caso di nuclei senza minori, disabili o over 60, il sussidio verrà concesso per massimo 7 mesi, terminando entro il 31 dicembre.
Riduzione del periodo di fruizione
Per chi ha usufruito continuativamente per 18 mesi, con la scadenza dopo il 31 luglio 2023, il reddito di cittadinanza sarà sospeso in quella data, accedendo al nuovo supporto per formazione e lavoro dal 1° settembre.
Fruizione completa prima di luglio 2023
Completando i 18 mesi di fruizione prima del 31 luglio 2023, sarà possibile presentare una nuova domanda dopo un mese di sospensione, ottenendo ulteriori 7 mensilità, tenendo conto di quelle già ricevute nell’anno. Il limite di 7 mensilità non si applica a nuclei con minori, disabili o over 60, né a chi è stato preso in carico dai servizi sociali senza attivazione al lavoro.