Reddito di Cittadinanza, Draghi: misura valida ma servono modifiche
Il premier italiano Mario Draghi è intervenuto a riguardo del Reddito di Cittadinanza, difendendolo in parte ma ammettendo che ha delle forti limitazioni. Bisogna ora vedere come il Governo avrà intenzione di trattare il programma tanto voluto dal M5S.
Mario Draghi si trova arbitro di una partita assai accesa: quella sul Reddito di Cittadinanza.
Il Premier non usa mezzi termini, schierandosi a favore della misura di sostegno ma affermando come questa abbia necessariamente bisogno di modifiche importanti per colmare i limiti emersi soprattutto sul fronte del lavoro.
Cerchiamo di capire insieme quale potrebbe essere il futuro del RdC.
Reddito di Cittadinanza, parola a Draghi: quali limiti ha?
Il Reddito di Cittadinanza ha dei limiti sul fronte delle politiche attive del lavoro, come ha affermato lo stesso Premier Draghi.
Per politiche attive del lavoro s’intende tutte quelle iniziative adoperate dalle istituzioni per promuovere l’occupazione e favorire l’inserimento nel mondo del lavoro. Ciò anche in ottemperanza del PNRR, che mette a disposizione ben 6 miliardi di euro su questo fronte. Di questi, 4,4 miliardi sono destinati per:
- l’adozione, d’intesa con le Regioni, del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (cosiddetto GOL);
- l’adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’ANPAL e d’intesa con le Regioni.
Da cosa deriva l’incompatibilità del Reddito con tali politiche?
Il problema più grande che gli addetti ai lavori hanno trovato, dopo aver ascoltato le parole del Presidente del Consiglio, è l’incentivo da istituire per far in modo che venga abbandonato il Reddito di Cittadinanza in favore di un percorso formativo che porti all’occupazione.
Va assolutamente trovata una soluzione a questo quesito, in quanto per molti il Reddito sta diventando uno strumento con cui sentirsi cullati e tranquilli, invece che un programma temporaneo per la resistenza e la dignità.