Reddito di cittadinanza: il piano del governo Meloni per eliminarlo

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
03/10/2022

Il Reddito di Cittadinanza sarà una delle questioni che il governo Meloni dovrà affrontare appena insediato. Nel frattempo, circolano le prime indiscrezioni su come FdI vorrebbe modificare le regole del sussidio.

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Una delle questioni principali che il nuovo governo Meloni dovrà affrontare nei prossimi mesi è sicuramente quella relativa al Reddito di cittadinanza.

Il partito vincitore delle elezioni del 25 settembre, Fratelli d’Italia, si è sempre detto contrario al sussidio voluto dal Movimento 5 Stelle. Infatti, lo stesso programma del partito prevede la sostituzione del Rdc “con misure più efficaci di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro”. Nonostante ciò, é probabile che FdI opti per una soluzione intermedia che metta d’accordo le varie posizioni del centrodestra.

Reddito di cittadinanza: come potrebbe cambiare

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Secondo alcune indiscrezioni divulgate da La Stampa, la soluzione intermedia che il partito di Giorgia Meloni starebbe valutando è quella di abolire per sempre la possibilità di poter scegliere la seconda offerta di lavoro se la prima “non piace” o è troppo distante (oltre 100 km) dalla propria abitazione. Ciò vorrebbe dire che si avrebbe soltanto la possibilità di accettare la prima offerta di lavoro, altrimenti addio al Reddito.

Attualmente, un’offerta di lavoro è da considerarsi congrua se avviene entro 80 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario, purché sia raggiungibile in un massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblico. Questa regola si applica alla prima offerta di lavoro.

Nel caso in cui si verifichi una seconda offerta, a meno che all’interno della famiglia siano presenti componenti disabili, l’offerta si considera congrua ovunque sia collocata in Italia, come era precedentemente previsto per la terza offerta di lavoro.

In caso di rifiuto di entrambe consegue la revoca del Reddito di Cittadinanza.

La posizione del M5S

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Dal canto loro, gli esponenti del Movimento 5 Stelle promettono una battaglia “dura e intransigente”.

Nelle ultime ore, Giuseppe Conte è tornato a parlare del reddito di cittadinanza assicurando che darà battaglia in Parlamento:

Non è pensabile cancellare uno strumento di sostegno alle famiglie che non ce la fanno più mentre aumentano le bollette del 60%.