Reddito di Cittadinanza: partiti in guerra per il finanziamento
Si accende sempre più lo scontro sulle sorti del Reddito di Cittadinanza, in quanto il governo sta pensando di apportare delle modifiche che faranno risparmiare circa un miliardo di euro, secondo stime non ufficiali. Scopriamo tutte le novità.

La sfida più grande del governo è quella di mettere a disposizione risorse per le categorie di lavoratori più a disagio nel 2021, andandole a scovare da programmi su cui c’è molto dibattito politico. Uno di questi è il Reddito di Cittadinanza, sul quale sono a vaglio numerose modifiche che porteranno a un surplus di circa un miliardo di euro.
Salvini e la Lega, insieme a Italia Viva e Forza Italia, spingono per eliminare il Reddito, mentre il PD richiede delle modifiche oculate che però non vadano a snaturare il principio assistenziale.
Reddito di Cittadinanza: lo scontro politico in corso
L’origine dell’inasprimento delle fazione sul Reddito di Cittadinanza, riguarda le somme destinate ad un suo potenziale restyling. Si parla di circa 3-4 miliardi di euro, che il Mef sta pensando di destinare alla riforma degli ammortizzatori sociali.
Le somme secondo il Ministro del Lavoro Orlando non sono sufficienti in quanto la richiesta originaria era del doppio, circa 7-8 miliardi di euro. Lega, Italia Viva e Forza Italia non sono convinti riguardo a destinare tali somme sugli ammortizzatori sociali, e preferirebbero fare all-in sulla riforma fiscale.
Quali riforme necessitano di risorse?

Tra lunedì e martedì infatti la manovra del governo dovrà superare l’ostacolo Bruxelles, ma il rischio politico tra le fazioni facenti parte della maggioranza è molto elevato. Bisognerà attendere futuri sviluppi per poter essere in grado di tracciare una sorte al Reddito di Cittadinanza.