Reddito di cittadinanza: quando restituirlo se viene tolto
In alcuni casi, la legge non prevede soltanto la revoca del reddito di cittadinanza ma anche la restituzione degli importi precedentemente erogati. Vediamo insieme quali sono i casi in cui il sussidio viene
Il governo Meloni ha intenzione di modificare il Reddito di cittadinanza, se non addirittura abolirlo, ma in particolare l’obiettivo della leader di Fratelli d’Italia è quello di incrementare la lotta verso i cosiddetti “furbetti” e diminuire le truffe sul sussidio.
Attualmente, chi omette di dichiarare l’avvio di un’attività di lavoro autonomo entro un giorno prima dell’inizio, se scoperto non perde soltanto il reddito di cittadinanza, ma deve anche restituire gli importi precedentemente percepiti, e vale lo stesso per coloro che nel tempo hanno percepito della misura omettendo di comunicare redditi.
Reddito di cittadinanza tolto: ecco chi deve restituire quanto percepito
A indicare i casi in cui il reddito di cittadinanza oltre ad essere tolto va anche restituito è il testo del decreto 4/2019, che all’articolo 7 dedicato alle sanzioni prevede due tipologie di reati per i quali è prevista sia la revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, e la restituzione di quanto indebitamente percepito, quali:
- aver ottenuto indebitamente il beneficio utilizzando dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, o comunque omette informazioni dovute. In questo caso, oltre alla sanzione della decadenza e della restituzione degli importi percepiti, è prevista anche la reclusione da 2 a 6 anni;
- aver omesso di comunicare le variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché altre informazioni rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In tal caso la reclusione va da 1 a 3 anni.
Ogni volta che si è presentata una situazione del genere, i beneficiari del reddito di cittadinanza hanno ricevuto una lettera dell’Inps che chiedeva la restituzione degli importi precedentemente erogati. Cifre più o meno elevate a seconda della situazione, con la possibilità di restituirle in 24 rate.