Reddito di cittadinanza regionale, la proposta del M5S: di cosa si tratta
La candidata alla presidenza della Regione Lazio, Donatella Bianchi, esponente del Movimento 5 Stelle, ha parlato della possibile introduzione di un Reddito di cittadinanza su base locale.
Una volta ottenuta la maggioranza in parlamento e aver formato il governo, il centro destra è pronto ad abolire il Reddito di cittadinanza. Ad annunciarlo è stata la stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha dichiarato di voler eliminare il sussidio a partire dal 2024. Inoltre, la Legge di Bilancio ha modificato l’accesso al RdC.
In questi giorni, intanto, è arrivata una raccomandazione da parte dell’Unione Europea che invita gli Stati membri a introdurre una misura di reddito minimo. Come si comporterà il governo Meloni a questo punto?
Nel frattempo, arriva una proposta da parte di una rappresentante del Movimento 5 Stelle.
Reddito di cittadinanza regionale: la proposta dei 5 Stelle
Dopo la stretta del governo sul Reddito di cittadinanza, intervistata dall’agenzia Italpress, la candidata 5S alla presidenza della Regione Lazio, Donatella Bianchi, ha parlato della possibile introduzione del sussidio ma su base locale.
Cos’è il reddito di cittadinanza regionale
La candidata del M5S nel Lazio ha dichiarato di aver calcolata la fattibilità dell’introduzione del Reddito di cittadinanza regionale:
Io non faccio promesse da campagna elettorale ma ho fatto i conti, ci sono più di 2 miliardi per la Regione Lazio di un fondo europeo che ci consente di reintrodurre un sostegno come il Reddito di cittadinanza in Regione, ci sono 350mila percettori che resteranno senza sostegno tra pochissimi mesi.
Tuttavia, Donatella Bianchi non si è addentrata nei dettagli del reddito regionale.
Cosa prevede la raccomandazione UE
Secondo la raccomandazione dell’Ue, gli stati membri dovrebbero introdurre un reddito minimo adeguato con l’obiettivo di combattere la povertà e l’esclusione sociale.
Nello specifico, il Consiglio raccomanda di combinare un adeguato sostegno al reddito mediante prestazioni di reddito minimo e altre prestazioni monetarie e in natura di accompagnamento e dando accesso ai servizi abilitanti ed essenziali.
La risposta del governo italiano
La ministra Calderone ha approvato la raccomandazione Ue, ma ciò non significa necessariamente che il governo non voglia più abolire il Reddito di cittadinanza. Infatti, l’approvazione rappresenta più un atto dovuto, che l’esecutivo non ha voluto contestare per non entrare in contrasto con l’Unione Europea.