Reddito di cittadinanza stravolto: assegno tagliato, arriva la MIA

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
06/03/2023

Il governo Meloni è pronto a sostituire il Reddito di cittadinanza con una nuova misura. Si tratta di Mia, il nuovo assegno economico rivolto a famiglie occupabili e non. Vediamo insieme di cosa si tratta.

reddito-di-cittadinanza

Dopo le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, il governo Meloni è pronto a stravolgere il Reddito di cittadinanza. Ma in che modo? Il Ministero del Lavoro e del Tesoro stanno valutando le risorse disponibili per definire i dettagli di Mia, la misura che sostituirà l’assegno economico introdotto dal governo Conte I.

Reddito di cittadinanza addio, arriva la Mia

reddito-di-cittadinanza

La Misura di inclusione attiva (Mia) è la misura tramite cui il governo Meloni ha intenzione di sostituire il Reddito di cittadinanza che potrebbe già entrare in vigore dopo l’estate 2023.

Cos’è la Mia

La Legge di Bilancio ha limitato l’accesso al Reddito di cittadinanza, a cui, dopo sette mensilità, non potranno più accedere i cosiddetti occupabili.

Nel frattempo, l’esecutivo punta a sostituire il sussidio con una nuova misura, che si chiamerà Mia. La Misura di inclusione attiva consisterà in un assegno dal valore massimo di 500 euro e rivolta alle famiglie caratterizzate dall’assenza di occupabili. L’importo dell’assegno diminuirà a 375 euro in presenza di quest’ultimi.

A chi spetta la Mia

L’importo massimo dell’assegno spetterà alle famiglie che hanno un minorenne, un over 60 o un disabile all’interno del nucleo, mentre saranno escluse le famiglie dove sono presenti i cosiddetti occupabili.

Per accedere all’assegno sarà necessario presentare un Isee inferiore a 7.200 euro, con una più generosa scala di equivalenza per aiutare maggiormente le famiglie di più componenti.

In sostanza, per le famiglie occupabili, l’assegno di base (per un single) va verso una riduzione a 375 euro e la durata massima verso i 12 mesi, mentre per le altre famiglie, quella senza gli occupabili, l’importo base dovrebbe restare di 500 euro con durata confermata a 18 mesi.

Mia e offerte di lavoro

La riforma prevede la collaborazione delle Agenzie per il lavoro e dei Cpi per realizzare una piattaforma online dedicata all’incrocio di domanda e offerta. L’iscrizione sarà obbligatoria e i beneficiari della Mia perderanno l’assegno anche in presenza di un solo rifiuto a una offerta di lavoro congrua. Per i non occupabili, invece, resta il percorso di inclusione sociale dei servizi del proprio Comune.

Inoltre, la Mia sarà cumulabile con un reddito, in quanto saranno inclusi tutti i tipi di lavoro dipendente tra quelli ammessi anche in presenza della Mia e nel caso di redditi superiori sarà previsto un congelamento dell’assegno Mia per la durata del contratto, ma poi il beneficio ripartirà.