Reddito di libertà 2022: sbloccate le domande rimaste in sospeso
Reddito di Libertà: sbloccati i fondi per le domande che erano rimaste in sospeso. Lo ha reso noto l’INPS con il messaggio n. 2453 del 16 giugno 2022, che contiene anche le istruzioni da seguire per la liquidazione delle somme. Vediamo insieme tutte le ultime novità a riguardo.
Il Reddito di Libertà è un sussidio economico in favore delle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, che si trovano in condizione di difficoltà economica e che sono seguite da centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.
Con il messaggio n. 2453 del 16 giugno 2022, l’INPS ha comunicato che sono stati sbloccati i fondi per le domande rimaste in sospeso a causa dell’esaurimento della prima ondata di risorse stanziate per la misura.
Vediamo nel seguente articolo quali sono le ultime novità sul tema.
Reddito di Libertà: arrivano nuovi fondi
Con il messaggio n. 2453 del 16 giugno 2022, l’INPS ha reso noto di aver sbloccato i fondi per liquidare le domande del Reddito di Libertà rimaste in sospeso.
Le domande che verranno considerate sono quelle che non sono state accolte per mancanza di fondi al momento della richiesta, che verranno ora liquidate secondo l’ordine cronologico di acquisizione.
Nello stesso messaggio l’Istituto ha fornito le istruzioni contabili per l’erogazione degli importi, tenendo conto che gli eventuali riaccrediti, per pagamenti non andati a buon fine, saranno trattati a cura delle sedi territoriali sulla base del flusso telematico di rendicontazione di Banca d’Italia.
Reddito di Libertà 2022: di cosa si tratta
Il Reddito di Libertà è una misura di sostegno riservata alle donne vittime di violenza. L’agevolazione consiste in un sussidio dall’importo massimo di 400 euro mensili riconosciuto per un massimo di 12 mesi consecutivi.
Il sussidio è erogato allo scopo di sostenere la donna nelle spese per l’autonomia abitativa e nella riacquisizione dell’autonomia personale, ma anche gli eventuali costi relativi al percorso scolastico e formativo dei figli minori.
La misura, come accennato, è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito come il Reddito di Cittadinanza, la NASpI e i vari assegni per il nucleo familiare.