Reddito d’infanzia, nuovo incentivo per le famiglie: come funziona
Una proposta per la prossima Manovra economica riguarda il “reddito d’infanzia,” un incentivo per il secondo figlio che potrebbe offrire un assegno mensile di 400 euro per i primi sei anni di vita del bambino e successivamente 250 euro al mese fino ai 25 anni. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Nel dibattito sulle proposte per la prossima Manovra economica, emerge l’interessante proposta del “reddito d’infanzia” una misura volta a incentivare la natalità e sostenere le famiglie italiane.
Tuttavia, rimangono ancora incerti i finanziamenti necessari per attuare questa proposta, con un’ipotesi che suggerisce l’utilizzo delle risorse provenienti dall’Assegno Unico Universale.
Inoltre, la proposta contempla nuove agevolazioni fiscali per le famiglie con figli a carico, tra cui l’adozione del quoziente familiare per un sistema di tassazione più equo.
L’assegno mensile per il secondo figlio
La proposta, avanzata da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, prevede un assegno mensile di 400 euro per i primi sei anni di vita del secondo figlio, con un totale di 28.000 euro. L’obiettivo è duplice: fornire un sostegno finanziario alle famiglie e aumentare la crescita demografica.
L’assegno di gioventù per i giovani
Dopo il periodo iniziale di supporto economico, l’assegno si trasformerebbe in un “assegno di gioventù” di 250 euro al mese. Questo assegno sarebbe erogato dai 7 ai 25 anni di età, fornendo un ulteriore incentivo per i giovani a proseguire gli studi o iniziare la loro carriera lavorativa. L’idea è quella di contribuire alla stabilità economica delle famiglie durante il periodo critico dell’adolescenza e oltre.
Benefici aggiuntivi per nuclei monogenitoriali e figli con disabilità
La proposta tiene conto della diversità delle famiglie italiane. Per i nuclei monogenitoriali e per le famiglie con figli disabili, l’assegno verrebbe aumentato in maniera proporzionale. Questa flessibilità mira a garantire un sostegno adeguato per le famiglie in situazioni particolari.
Finanziamento e agevolazioni fiscali
Nonostante l’interesse suscitato dalla proposta, rimangono interrogativi sull’origine dei fondi necessari per attuare il “reddito d’infanzia.” Una possibile fonte potrebbe essere rappresentata dalle risorse avanzate dall’Assegno Unico Universale, sebbene questa ipotesi non sia stata ancora confermata.
Inoltre, la proposta prevede nuove agevolazioni fiscali per le famiglie con figli a carico, come il passaggio al quoziente familiare, che potrebbe contribuire a rendere il sistema fiscale più equo e progressivo.