Reddito d’infanzia: quanto spetta alle famiglie numerose?
Il governo Meloni sta valutando l’implementazione di incentivi alla natalità attraverso il “reddito per l’infanzia” e il “reddito per la gioventù,” ma queste misure rimangono al momento delle ipotesi in attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio 2024 e delle risorse finanziarie necessarie. Inoltre, potrebbero essere cumulabili con l’assegno unico universale.
Il governo Meloni sta esplorando nuove vie per incentivare la natalità in Italia, focalizzando la sua attenzione sulla proposta di legge numero 1019, depositata in Camera il 17 marzo 2023.
Questa proposta, attualmente in fase di valutazione, potrebbe introdurre due importanti contributi finanziari destinati a sostenere le famiglie nel processo di crescita dei loro figli e nell’educazione della gioventù italiana.
Tuttavia, l’effettiva implementazione di queste misure dipenderà dall’approvazione della Legge di Bilancio 2024 e dalle risorse finanziarie disponibili.
Reddito per l’infanzia: sostegno finanziario per le famiglie
Uno degli aspetti chiave della proposta di legge è il “reddito per l’infanzia,” che potrebbe rappresentare un significativo supporto per le famiglie italiane. Questo assegno potrebbe ammontare a 400 euro al mese per i primi sei anni di vita di ogni figlio minore a carico. Le coppie con un reddito familiare fino a 90.000 euro all’anno potrebbero essere idonee a ricevere questo contributo.
Inoltre, sono previste ulteriori maggiorazioni in casi particolari, come la presenza di figli con disabilità o la situazione di famiglie monoparentali.
Reddito per la gioventù: di cosa si tratta
Un altro elemento importante della proposta è il “reddito per la gioventù,” che potrebbe contribuire a finanziare l’istruzione e lo sviluppo dei giovani italiani. Questo assegno familiare potrebbe ammontare a 250 euro al mese per ciascun figlio fino al compimento del venticinquesimo anno di età. L’obiettivo è fornire un supporto concreto per l’educazione superiore e l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.
Cumulabilità con l’Assegno Unico Universale
Un aspetto da considerare è che questi nuovi contributi potrebbero essere cumulabili con l’assegno unico universale, che spetta ai genitori dal settimo mese di gravidanza fino all’età di 21 anni del figlio. Questo ulteriore supporto finanziario, incluso il suo possibile cumulo con le nuove misure proposte, potrebbe avere un impatto significativo sulle famiglie italiane.