Regime forfettario, al via i controlli: come mettersi in regola

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
20/09/2023

L’Agenzia delle Entrate sta controllando i dati dei contribuenti che hanno utilizzato il regime forfettario nella dichiarazione dei redditi 2022, con la possibilità di sanzioni ridotte attraverso il ravvedimento operoso in caso di omissioni. Le comunicazioni dell’Agenzia sono inviate ai titolari di partita IVA per consentire la regolarizzazione, ma alcune esclusioni si applicano in determinate circostanze.

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L’Agenzia delle Entrate ha iniziato a esaminare attentamente i dati inseriti nel quadro RS delle dichiarazioni dei redditi relative al 2022 per i contribuenti che hanno adottato il regime forfettario.

Questa mossa è stata annunciata nel provvedimento datato 19 settembre 2023, che prevede l’invio di lettere di compliance. Nel caso in cui vengano rilevate omissioni, i titolari di partita IVA che hanno utilizzato il regime forfettario avranno l’opportunità di mettersi in regola presentando una dichiarazione integrativa e affrontando sanzioni ridotte grazie al ravvedimento operoso.

Controlli sui dati del Quadro RS per il regime forfettario

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L’Agenzia delle Entrate sta concentrando i suoi sforzi sui dati inseriti nel quadro RS relativi ai contribuenti che hanno adottato il regime forfettario nel 2021.

Questo quadro, parte della dichiarazione dei redditi, richiede ai titolari di partita IVA di fornire dettagli importanti sui mezzi di trasporto, i costi legati alle materie prime e ai servizi correlati alla produzione di ricavi, nonché i canoni di locazione finanziaria o di noleggio per beni terzi.

L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate

L’attenzione dell’Agenzia delle Entrate è rivolta alla dichiarazione dei redditi del 2022, relativa all’anno fiscale 2021, e il provvedimento del 19 settembre evidenzia i controlli mirati alla mancata indicazione delle informazioni obbligatorie richieste dalla legge. Questi controlli sono mirati ai contribuenti che hanno adottato il regime forfettario e hanno compilato la sezione II del quadro LM.

Comunicazioni ai contribuenti

Le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate saranno consegnate ai titolari di partita IVA tramite casella PEC o posta ordinaria, e tali comunicazioni saranno anche consultabili nel Cassetto Fiscale.

Ravvedimento operoso: come mettersi in regola

L’obiettivo delle lettere dell’Agenzia delle Entrate è consentire ai contribuenti soggetti ai controlli di mettersi in regola e di beneficiare di sanzioni ridotte attraverso il ravvedimento operoso.

I titolari di partita IVA, direttamente o tramite intermediari autorizzati per la presentazione delle dichiarazioni, possono richiedere ulteriori informazioni sull’invio o segnalare fatti sconosciuti.

Regolarizzazione e ravvedimento operoso

Nel caso in cui sia stata effettivamente omessa l’indicazione dei dati nel quadro RS del modello Redditi 2022, i contribuenti possono regolarizzare la situazione presentando una dichiarazione integrativa e pagando una sanzione ridotta, a seconda della tempestività della presentazione.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea che il ravvedimento operoso può essere applicato indipendentemente dal fatto che la violazione sia già stata rilevata o che siano in corso attività di controllo, purché i soggetti coinvolti siano stati ufficialmente informati.

Esclusioni dal ravvedimento operoso

Tuttavia, il ricorso al ravvedimento operoso non è possibile se è stata notificata un’azione di liquidazione, l’irrogazione di sanzioni o altri provvedimenti di accertamento, così come nel caso di ricezione di comunicazioni di irregolarità.