Registrazione contratto d’affitto: procedure, costi e come fare

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
19/10/2021

Qual’è la procedura da seguire quando si deve registrare un nuovo contratto di locazione? Esistono tre diversi canali che permettono di portare a termine gli adempimenti richiesti. Vediamo insieme come fare e quali sono i costi da sostenere per la registrazione di un contratto di affitto.

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Chi concede in affitto un immobile è obbligato a registrare il contratto di locazione entro i 30 giorni dalla stipula. Ma come bisogna fare?

Esistono tre possibilità: la prima prevede la compilazione e la presentazione online di un apposito documento, il modello RLI, la seconda consiste nel recarsi fisicamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate presente nel territorio dove è ubicato l’immobile mentre la terza prevede l’affidamento della pratica ad un intermediario abilitato.

Vediamo insieme i dettagli di queste tre procedure e quali sono i cost da sostenere.

Registrazione contratto online con modello RLI

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Quando si deve registrare un contratto di locazione si possono scegliere tre diverse strade. La prima consiste nel seguire la procedura online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che prevede la compilazione e la presentazione del modello RLI.

Una volta autenticati tramite SPID, CIE o CNS, è sufficiente accedere alla sezione “Servizi Per – Registrare contratti di locazione” e cliccare su “Modello RLI“, il quale permette di registrare direttamente online i contratti, le proroghe, le cessioni, le isoluzioni o revocare l’opzione per la cedolare secca.

In tale caso è necessario allegare al modello una copia del contratto di locazione, tranne nelle seguenti situazioni:

  • se la locazione è di tipo abitativo;
  • se il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione;
  • se il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e, pertanto, non comprende ulteriori pattuizioni.

Registrazione contratto presso ufficio Agenzia delle Entrate

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In alternativa, è possibile registrare il contratto di affitto presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. I documenti richiesti sono i seguenti:

  • la richiesta di registrazione, ossia il modello RLI compilato;
  • almeno due copie, con firma in originale, del contratto da registrare;
  • se i contratti da registrare sono più di uno, bisogna predisporre un elenco utilizzando il “Modello RR”;
  • i contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo, con data di emissione non successiva alla data di stipula, da applicare su ogni copia del contratto da registrare;
  • la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro effettuata con Modello F24 (i contribuenti che hanno optato per la cedolare secca non devono versare l’imposta di registro ma sono tenuti al pagamento dell’imposta sostitutiva da versare entro gli stessi termini previsti per l’Irpef).

Registrazione contratto tramite intermediario

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Per ultimo, si può registrare un contratto di locazione anche affidandosi ad un intemediario abilitato, che deve eseguire i seguenti adempimenti:

  • rilasciare una dichiarazione firmata in cui si impegna a provvedere alla registrazione e ai pagamenti relativi agli anni successivi a quello di stipula del contratto;
  • consegnare al contribuente due copie della ricevuta di avvenuta registrazione o dell’esecuzione dei pagamenti delle imposte relative ai canoni per le annualità successive, delle proroghe, anche tacite, delle cessioni o delle risoluzioni;
  • consegnare una copia della ricevuta di pagamento delle imposte dovute.

Registrazione contratto di affitto: i costi da sostenere

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Quando si registra un contratto di locazione ci sono necessariamente dei costi da sostenere, i quali variano in base alla tipologia di immobile.

In riferimento all’imposta di registro:

  • per i fabbricati ad uso abitativo è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • per i fabbricati strumentali per natura è pari all’1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva, e al 2 % in tutti gli altri casi;
  • per i fondi riusciti è pari allo 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • per gli immobili di altre categorie è pari al 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità.

Oltre all’imposta di registro bisogna pagare anche l’imposta di bollo, che ammonta a 16 euro da applicare su ogni copia da registrare (l’imposta di bollo va applicata su ogni quattro facciate scritte del contratto o comunque ogni 100 righe).