Riforma fiscale 2021: aboliti superbollo e microtasse
La tanto attesa nuova riforma fiscale dovrebbe riguardare anche le cosiddette microtasse e il superbollo. Gli italiani subiscono tutt’ora molti microprelievi riguardanti centinaia di tassazioni. Vediamo nel dettaglio le ipotesi sul tavolo del Governo Draghi.
Le tasse pendenti sugli italiani sono circa un centinaio e sono segnalate in un elenco stilato dall’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili. Queste creano un vero e proprio labirinto di percentuali e scadenze che rende complicato persino il lavoro del commercialista o dei professionisti del settore.
Una riforma è dunque più che auspicabile, e la volontà di Draghi è indirizzata verso questa via. Scopriamola insieme.
Riforma fiscale: modifica e semplificazione dell’Irpef
È stata più volte annunciata e, finalmente, sembra essere in dirittura d’arrivo la nuova riforma fiscale. Ancora non è stata fissata una vera e propria data, ma si attende l’annuncio ufficiale entro il 2021.
Vi è convergenza politica riguardo alla ristrutturazione dell’Irpef a favore del ceto medio: tutte le compagini politiche sono d’accordo sulla semplificazione del sistema, in particolare per la fascia di reddito tra 28 mila e 55 mila euro.
Non è ancora certo quale tipologia di tassa rimarrà e quale no, sia regionali che comunali, e soprattutto quale modello andrà a sostituire quello attualmente vigente.
Riforma fiscale: via le microtasse e il superbollo
Se vi è incertezza sulla riforma dell’Irpef, sembra essere sicuro il fatto che verranno abolite le microtasse. Queste generano una parte molto esile di gettito, circa lo 0,01% a livello nazionale, dunque per semplificare le operazioni degli addetti ai lavori c’è l’intenzione di toglierle.
Tra queste si annoverano la microtassa per la laurea, sugli intrattenimenti per locali e sale giochi, le tasse di abilitazione alla professione, le addizionali per i canoni delle utenze e le maggiorazioni della Tari.
Con tutta probabilità verrà abolito anche il superbollo per i possessori di una supercar.
L’idea del Governo Draghi, dunque, pare sia quella di fare in modo che i cittadini paghino più volentieri le tasse, evitando evasioni e rispettive multe fiscali.