Riforma fiscale 2023: come cambiano le detrazioni IRPEF
L’approvazione della legge delega per la riforma fiscale rappresenta il primo passo concreto nel processo di revisione. La strada verso una riforma fiscale equa e razionale richiederà una pianificazione chirurgica, in modo da garantire la giusta redistribuzione delle risorse fiscali senza compromettere l’efficacia delle agevolazioni stesse. Vediamo insieme nel dettaglio.
Il governo dà il via alla riforma fiscale con un’attenzione particolare all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), con l’obiettivo di semplificare il sistema e assicurare un trattamento fiscale equo.
Questo segna l’inizio di una revisione del sistema tributario a partire dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, con l’intento di ridurre il carico fiscale complessivo.
Riordino delle detrazioni e deduzioni
La riforma fiscale implica un riordino delle detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta, ma preserva importanti voci quali le spese sanitarie, l’istruzione, i bonus casa e la previdenza complementare. L’obiettivo è razionalizzare il sistema delle agevolazioni fiscali senza compromettere l’accesso a benefici cruciali per i contribuenti.
Revisione delle spese fiscali
Il focus si sposta sulla revisione delle spese fiscali, che attualmente riducono l’onere fiscale dei contribuenti. Attualmente, esistono 626 di queste spese, di cui solo il 60% può essere quantificato. Un recente studio dell’Ufficio Valutazione Impatto ha rivelato che queste spese rappresentano il 4% del PIL, evidenziando l’importanza economica di questa revisione.
Obiettivi della riforma fiscale
Il governo Meloni mira a ridurre gradualmente la pressione fiscale attraverso la revisione delle aliquote. Inizialmente, verranno introdotte aliquote inferiori e il numero di fasce di reddito verrà ridotto da 4 a 3. Tuttavia, l’equilibrio tra le risorse disponibili e le modifiche fiscali rappresenta una sfida da affrontare con attenzione.