Riforma fiscale: arrivano i bonus arretrati

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
29/01/2022

Con l’avvento del 2022 si è entrati in un nuovo scenario fiscale, introdotto dal vigente governo, che porterà dei bonus in busta paga per i contribuenti. Oltre a questi spetteranno anche dei conguagli per gli arretrati maturati: analizziamo insieme la questione.

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La riforma fiscale, che ha avuto inizio a partire dal 1° Gennaio 2022, porterà tra le novità, anche l’invio dei arretrati spettanti ai contribuenti. L’arrivo è previsto per Marzo 2022, in quanto era già stato calcolato il rischio di mancata applicazione della riforma IRPEF per gli stipendi di Gennaio 2022.

Gli arretrati verranno corrisposti in quanto vi è una differente tassazione tra Gennaio e Febbraio, dunque riguardano una restituzione di quanto pagato di più nei mesi precedenti.

Bonus arretrati: quanto verrà versato a Marzo?

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Cerchiamo di fare chiarezza riguardo al bonus contributi che spetterà ai contribuenti. Il bonus non è altro che un taglio dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, che verranno abbassati dal 9,19% all’8,39%. Questo genererà un piccolo surplus, che considerando uno stipendio da 2 mila euro lordi, sono circa 5 euro.

Questi verranno versati nelle tasche dei contribuenti a partire da Marzo 2022, sommando quanto è stato pagato in più nelle mensilità di Gennaio e Febbraio, che nel nostro esempio porteranno il gruzzoletto a circa 10 euro. Si ricorda però che tale bonus potrà essere erogato solo per stipendi lordi non superiori a 2692 euro.

Arretrati IRPEF: quanto spetterà?

tasse calcolo

Ulteriore novità introdotta dalla riforma fiscale è quella degli scaglioni IRPEF, che sono stati modificati nel seguente modo. Dai seguenti scaglioni:

  • fino a 15mila euro: il 23%
  • oltre 15mila euro e fino a 28mila euro: il 27%
  • oltre 28mila euro e fino a 55mila euro: il 38%
  • oltre 55mila euro e fino a 75mila euro: il 41%
  • oltre 75mila euro: il 43%

Si è passati a questi:

  • fino a 15mila euro: il 23%
  • oltre 15mila euro e fino a 28mila euro: il 25%
  • oltre 28mila euro e fino a 50mila euro: il 35%
  • oltre 50mila euro: il 43%.

Questa novità porterà a dei vantaggi e svantaggi, in base allo scaglione di appartenenza. Questi possono essere riassunti nel seguente modo:

  • Per un reddito annuo da lavoro di 15.000,00€ si prospetta un risparmio annuo di circa 290 euro, quindi circa 22 euro al mese;
  • Per un reddito annuo da lavoro di 20.000,00€ il risparmio annuo sarà di circa 143 euro, quindi circa 11 euro al mese;
  • Per un reddito annuo da lavoro di 35.000,00€ il risparmio annuo sarà di circa 152 euro, quindi circa 12 euro al mese;
  • Per un reddito annuo da lavoro di 40.000,00€ il risparmio annuo di 944 euro circa, ossia circa 72 al mese. Questa classe avrà i vantaggi più importanti della riforma;
  • Per un reddito annuo da lavoro di 50.000,00€ il risparmio annuo sarà di circa 738 euro, quindi circa 56 euro al mese.

Tutte queste novità inizieranno a mostrare i propri effetti solo a partire da Marzo 2022.