Riforma fiscale: le prossime tappe da conoscere
Il viceministro delle Finanze, Maurizio Leo, ha presentato un piano di attuazione per la riforma fiscale, che includerà decreti legislativi approvati nei prossimi Consigli dei Ministri. La riforma copre diverse aree, dalla revisione dell’IRPEF alla fiscalità internazionale, con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e promuovere la conformità spontanea.
Il viceministro delle Finanze, Maurizio Leo, ha delineato un piano di attuazione per la riforma fiscale in corso. Questo piano prevede la presentazione di decreti legislativi in ogni prossimo Consiglio dei Ministri, segnando un passo concreto in avanti nell’attuazione della riforma. Vediamo quando verranno presentati e quali saranno le loro disposizioni.
Fase attuativa dopo l’approvazione della legge delega
Dopo l’approvazione della legge delega, il processo di attuazione della riforma fiscale è entrato in una fase operativa. I decreti legislativi di attuazione, da approvare entro 24 mesi, saranno strumenti chiave per mettere in pratica la riforma.
Tredici commissioni di esperti stanno lavorando alla formulazione dei testi legislativi, che verranno successivamente sottoposti al comitato di coordinamento generale guidato dal Viceministro Leo.
Il piano di attuazione
Il viceministro ha delineato una tabella di marcia che inizia con i temi della fiscalità internazionale, dell’IRPEF e dell’IRES nei prossimi Consigli dei Ministri.
Seguiranno discussioni su temi come lo Statuto del Contribuente, gli adempimenti fiscali e il concordato preventivo biennale, fino ad affrontare la questione della cooperative compliance.
Non sono previste modifiche immediate alle “tax expenditures,” che riguardano detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta, a causa delle complessità legate al lavoro di revisione e delle limitate previsioni di entrate aggiuntive.
Revisione dell’IRPEF e fiscalità internazionale
L’attuazione della riforma inizia con la revisione dell’IRPEF e la fiscalità internazionale, con un focus sulla global minimum tax e la residenza fiscale.
Questi decreti attuativi sono stati pianificati per il Consiglio dei Ministri del 16 ottobre, dando inizio a una serie di incontri in cui verranno applicate le misure previste dalla legge delega.
Taglio delle aliquote IRPEF e incentivi alle imprese
La riforma include la combinazione delle prime due aliquote dell’IRPEF e l’estensione del primo scaglione fino a 28.000 euro, previsti per il 2024.
Inoltre, si pianifica una riduzione dell’imposizione fiscale sulle imprese, come l’abbassamento dell’IRES al 15% o l’introduzione di una maxi-deduzione.
L’obiettivo è promuovere l’assunzione di categorie svantaggiate di lavoratori, come madri, giovani disoccupati ed ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Cooperative compliance e concordato preventivo biennale
La riforma fiscale prevede un focus sulla cooperative compliance, mirando a semplificare il rapporto tra il Fisco e i contribuenti, favorendo la conformità spontanea.
Inoltre, viene descritto il concordato preventivo biennale tra piccole imprese e l’Agenzia delle Entrate, che sospenderà i controlli fiscali per due anni in base a un monitoraggio preventivo.