Riforma IRPEF 2021: bonus e agevolazioni a rischio
Con l’arrivo della riforma IRPEF 2021 molti bonus e agevolazioni sono a rischio taglio fondi. Il Ministero dell’Economia, tramite Daniele Franco, ha reso noti i metodi di sfaldamento dei bonus e come si procederà nel futuro prossimo.
Bonus e agevolazioni sono a rischio taglio, a fronte della riforma IRPEF 2021 che prevede il taglio delle spese e delle tasse.
A renderlo noto è il ministro dell’Economia Daniele Franco, che durante l’audizione del 22 luglio 2021 presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato ha espresso la volontà di proseguire con la riforma.
Entro fine mese dovrebbe essere presentata la legge delega e si cercherà di renderla efficace. Scopriamo quali bonus sono a rischio.
Riforma IRPEF: in cosa consiste?
Dopo attente analisi effettuate, il Ministero dell’Economia sta considerando fortemente di effettuare una revisione delle spese sostenute dal Governo. Le spese dello Stato sostenute per reggere la costellazione di bonus, agevolazioni e affini, ammonta circa a 68 miliardi di euro, a fronte di circa 602 programmi attivi.
Non è la prima volta che si parla della necessità di ridefinire la giungla delle tax expenditures, agevolazioni e bonus fiscali stratificatisi nel corso degli anni e che contribuiscono a rendere complicato il Fisco italiano.
La riforma, dunque, si pone l’obiettivo di effettuare dei tagli riguardo ai bonus esistenti, oltre a revisionare la spesa fiscale e attuare una vasta semplificazione generale.
Riforma IRPEF: ecco i bonus a rischio
I bonus che verranno tagliati saranno scelti effettuando un’analisi che verifica gli obiettivi iniziali e quelli effettivamente raggiunti. In dettaglio:
- quali erano le finalità originarie e se tali finalità sono ancora valide;
- valutare gli effetti economici e distributivi.
Nel primo caso, è da tempo che si parla di possibili tagli in materia di agevolazioni sui consumi di energia tradizionali, in coerenza con gli interventi volti a stimolare stili di vita più green.
Dai lavori delle Commissioni Finanze è inoltre emersa anche la possibilità di cancellare il bonus di 80-100 euro in busta paga, a patto però che vi sia una riduzione consistente dell’IRPEF sui redditi da lavoro.