Riforma pensioni 2023: nuove misure in arrivo per i giovani

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
10/09/2023

Il governo italiano sta cercando soluzioni innovative per affrontare le sfide previdenziali che pesano sui giovani. Mentre le risorse rimangono limitate, queste proposte potrebbero rappresentare passi significativi verso un futuro pensionistico più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.

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Il governo italiano, operando a Palazzo Chigi, sta affrontando il complesso compito di preparare la Manovra finanziaria, ma le risorse a disposizione sono scarse.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di concentrare queste risorse su settori con un impatto significativo, tra cui le pensioni, specialmente quelle dei giovani.

In questo articolo, esploreremo le sfide attuali e le possibili soluzioni che il governo sta considerando per migliorare le prospettive pensionistiche delle generazioni future.

Sfide pensionistiche per i giovani

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Una delle principali sfide affrontate riguarda il futuro delle pensioni dei giovani italiani. Secondo dati recenti, l’età pensionabile potrebbe superare i 70 anni, con assegni mensili molto bassi, talvolta al di sotto dei mille euro.

Questa situazione è in parte dovuta al sistema contributivo puro, che calcola le pensioni basandosi esclusivamente sui periodi in cui un individuo ha versato i contributi durante la sua carriera lavorativa.

Modello contributivo migliorato

Il governo sta considerando l’opzione di riconoscere un periodo contributivo di 1,5 anni per ogni anno di lavoro. In questo scenario, lo Stato coprirebbe ulteriori 0,5 anni (cioè sei mesi) con fondi pubblici, migliorando così la prospettiva pensionistica dei giovani lavoratori. Questa misura potrebbe fornire una maggiore sicurezza finanziaria per le future pensioni.

Pensioni di garanzia

Un’altra opzione presa in considerazione riguarda le pensioni di garanzia, un concetto favorevole ai sindacati. Questa proposta mira ad assicurare un adeguamento al livello minimo anche nel contesto del sistema contributivo puro. Tale misura potrebbe rappresentare una rete di sicurezza per i giovani lavoratori e garantire un certo livello di reddito pensionistico.

Riscatto della laurea agevolato

Il governo sta esaminando la possibilità di un nuovo riscatto della laurea agevolato, che potrebbe estendersi retroattivamente anche ai corsi recentemente riconosciuti come lauree.

Questa iniziativa potrebbe agevolare i giovani laureati nell’acquisire contributi pensionistici aggiuntivi, contribuendo a migliorare la loro situazione previdenziale.

Riconoscimento dell’esperienza di formazione

All’interno del contesto dei riscatti della laurea e dei periodi di studio, il governo sta considerando l’idea di riconoscere esperienze di formazione per fini contributivi, anche se attualmente non sono coperte dall’assicurazione obbligatoria. Questa proposta potrebbe offrire un incentivo ulteriore per gli individui a investire nella loro formazione.