Riforma Reddito di cittadinanza: anticipate le misure di inclusione
La riforma del Reddito di Cittadinanza comporta lo stop a circa 170mila famiglie senza disabili, over 60 né minori. Il Governo valuta di anticipare l’attivazione del Supporto per la Formazione e il Lavoro per velocizzare il sostegno economico.
Circa 170mila famiglie italiane hanno subito lo stop al Reddito di Cittadinanza (RDC) in attesa dell’attivazione dei nuovi strumenti di inclusione sociale e lavorativa (SFL e AdI). Il problema riguarda principalmente le persone in età da lavoro, che non hanno membri disabili, over 60 né minori nel nucleo familiare.
L’INPS ha ufficializzato la sospensione con l’invio di SMS o email ai percettori coinvolti. La situazione ha suscitato proteste e dibattiti politici, spingendo il Governo a valutare l’anticipazione dell’attivazione dei nuovi sostegni.
Stop al Reddito di cittadinanza e fase transitoria
La riforma del RDC contenuta nella Legge di Bilancio 2023 ha ridotto la durata massima dell’ammortizzatore sociale a sette mensilità per l’anno in corso.
Tuttavia, le famiglie con persone disabili, minori o membri over 60 vedranno il RDC prolungato fino al 31 dicembre 2023, sostituito poi dall’Assegno di Inclusione.
Le famiglie senza tali componenti hanno subito la sospensione dell’RDC da agosto, con il nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) previsto a partire dal 1° settembre.
Il SFL dopo l’RDC
Il SFL è un programma di riqualificazione, formazione o collocamento, accompagnato da un beneficio economico di 350 euro al mese per 12 mensilità.
I percettori devono presentare domanda attraverso la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale Lavorativa), sottoscrivere un Patto di attivazione digitale e coinvolgere almeno tre Agenzie per il Lavoro. Solo dopo essere inseriti in un percorso, secondo la legge, riceveranno il sussidio economico.
Velocizzare l’erogazione del SFL
Il Governo sta valutando di accelerare l’iter di attivazione del SFL, concedendo il beneficio economico una volta completati gli adempimenti formali, senza aspettare l’effettivo inizio del percorso di formazione.
Al momento, si attendono conferme sulle tempistiche di pagamento e sul coinvolgimento di coloro che stanno già seguendo percorsi di formazione o riqualificazione.
Le persone in gravi difficoltà di inserimento sociale e lavorativo hanno diritto al RDC fino al 31 dicembre, a condizione che siano prese in carico dai servizi sociali.
Se la presa in carico è già avvenuta, il RDC non si è interrotto a fine luglio. In caso contrario, è scattata la sospensione, che sarà revocata e le mensilità arretrate saranno versate una volta attivata la procedura dei servizi sociali.
Campagna informativa del Ministero
Il Ministero del Lavoro ha avviato una campagna informativa sulla riforma del RDC. Spot televisivi e radiofonici riguardanti il SFL e l’AdI sono già in onda, mentre altre comunicazioni specifiche seguiranno.
Il portale del Ministero ospita pagine informative e nuove FAQ per aiutare i cittadini a comprendere meglio le novità introdotte.