Rimborso IRPEF: quali sono le tempistiche
Chi usa il modello 730 gode di rimborso Irpef anticipato tramite busta paga, mentre con il modello Redditi PF il rimborso può richiedere più tempo, arrivando anche oltre marzo dell’anno successivo. Il modello 730 offre un’uscita più tempestiva, particolarmente quando si indica un sostituto d’imposta.
Chi ha utilizzato il modello Redditi PF per la dichiarazione dei redditi, o lo farà entro la scadenza del 30 novembre, affronterà un’attesa più lunga per il rimborso Irpef rispetto a chi ha scelto il modello 730 (anche senza sostituto d’imposta). Il modello 730 offre la comodità di ricevere il rimborso anticipato direttamente in busta paga quando è indicato il sostituto d’imposta, mentre senza sostituto il credito verrà pagato direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro marzo dell’anno successivo.
Dichiarazione con modello redditi PF
In contrasto, l’attesa è più prolungata per chi ha adottato il modello Redditi PF (ex modello Unico). Nel caso in cui un credito emerga dalla dichiarazione dei redditi presentata tramite questo modello, il contribuente dovrà specificare se preferisce un rimborso, l’utilizzo del credito in compensazione per altri tributi o il trasferimento del credito all’anno successivo.
Per chi sceglie il rimborso, l’Agenzia delle Entrate procederà con i controlli necessari prima di eseguire l’accredito. Questi controlli mirano a verificare la correttezza dei dati esposti nella dichiarazione. Una volta completata la verifica, l’agenzia procederà all’accredito del rimborso.
Tuttavia, il processo potrebbe essere rallentato se il richiedente non è in grado di incassare le somme spettanti. Questo può includere verifiche sulla validità del richiedente, con la necessità di individuare gli eredi in caso di decesso. Al fine di accelerare il procedimento, l’Agenzia consiglia di fornire fin da subito il codice IBAN del conto corrente sul quale desidera ricevere il rimborso.
Le tempistiche per il rimborso nel caso del modello Redditi PF sono variabili e possono estendersi anche oltre il mese di marzo dell’anno successivo, a seconda di vari fattori come l’importo del credito e il tipo di dichiarazione. L’attenzione a dettagli come le detrazioni, soprattutto sui vari bonus, può influenzare il processo.
Per una conclusione più tempestiva, la scelta del modello 730/2023 viene raccomandata. Anche quando non è presente un sostituto d’imposta, il modello 730 ha il vantaggio di ricevere priorità nell’elaborazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, specialmente in caso di importi considerevoli. La scadenza per la presentazione del modello 730/2023 è fissata al 2 ottobre.
Incentivo al modello 730: scelta rapida per il rimborso
Oltre alle differenze di tempistiche, la preferenza per il modello 730 si rafforza grazie all’agevolazione del rimborso anticipato. Quando si indica il sostituto d’imposta, il rimborso viene erogato direttamente in busta paga tra luglio e novembre, basato sulla data di presentazione della dichiarazione. Anche senza sostituto, il credito viene pagato dall’Agenzia delle Entrate entro marzo dell’anno successivo.
Tale agevolazione rende il modello 730 un’opzione preferibile per molti, garantendo un’uscita di denaro in tempi più brevi. Inoltre, la sua priorità di elaborazione nell’agenzia lo rende vantaggioso anche quando non è presente il sostituto d’imposta. Questo favorisce i contribuenti che desiderano un processo di rimborso più rapido, specialmente in situazioni in cui emerge un importo considerevole dalla dichiarazione dei redditi.