Rincari pane, pasta e farina: di quanto e perché aumentano i prezzi?
Quali sono le conseguenze dell’attuale crisi tra Russia e Ucraina? Recentemente, Coldiretti ha lanciato l’allarme per quanto riguarda le ripercussioni che tale crisi avrà sulle materie prime agricole, e non soltanto sul mercato energetico, portando a un aumento dei prezzi come mai si era visto prima.
Sanzioni Russia: l’allarme di Coldiretti
L’allarme lanciato dall’associazione pone la propria attenzione, in particolar modo, sulla disponibilità di grano; infatti, la Russia è il principale Paese esportatore di grano a livello mondiale, mentre l’Ucraina si colloca al terzo posto, e inoltre si colloca quinta per la produzione di mais per l’alimentazione animale e settima per la produzione di grano tenero necessario per pane, pasta, biscotti.
Le sanzioni della Russia e le conseguenze sui prezzi
Recentemente, la Russia ha deciso di limitare dal 15 febbraio fino al 30 giugno le proprie esportazioni di grano, con l’obiettivo di contrastare l’aumento dell’inflazione interna. Inoltre, stando a quanto riportato dal Corriere, a inizio febbraio Mosca ha vietato l’esportazione di fosfato di ammonio e di altri fertilizzanti azotati prodotti dal metano per almeno due mesi, decisione che ha comportato un incremento dei prezzi di mercato; inoltre, il blocco durerà almeno fino ad aprile, una fase cruciale per le coltivazioni.
A gennaio, l’indice dei prezzi alimentari della Fao ha fatto registrare il massimo di sempre, con i prezzi dei cereali che sono aumentati del 12,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Infine, a causa del caro energia in Italia, con rincari di oltre il 50% per il gasolio, sono raddoppiati i costi delle semine per la produzione di grano, e di conseguenza salgono i prezzi di pane, pasta e biscotti. A fine gennaio, il prezzo internazionale del grano è aumentato di quasi il 10% in una sola settimana.