Rottamazione cartelle: attenzione a non saltare la prima rata

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
01/10/2023

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente risposto alle 3,8 milioni di richieste pervenute per la rottamazione quater, un’operazione che consente di pagare agevolmente i debiti con il Fisco. Vediamo di cosa si tratta.

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Questa iniziativa è stata rivolta a tutti coloro che avevano debiti accumulati con l’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La rottamazione prevede il pagamento solo delle somme a titolo di capitale, delle spese per le procedure esecutive e dei diritti di notifica. Inoltre, per le sanzioni relative alle violazioni del Codice della strada e altre multe non legate a violazioni tributarie o contributi previdenziali, non sono previsti interessi o maggiorazioni.

Rottamazione cartelle: quali sono le novità?

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È importante notare che i debiti affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato rientrano nella definizione agevolata solo se l’ente ha adottato specifici provvedimenti e li ha trasmessi all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 gennaio dell’anno in corso.

Chi ha più tempo?

La risposta del Fisco contiene l‘esito della domanda con gli importi da pagare e i bollettini per il versamento, che dovevano essere inviati entro il 30 settembre. Per i Comuni alluvionati, le risposte saranno fornite entro il 31 dicembre, a causa dello slittamento delle scadenze di tre mesi. I codici che accompagnano l’esito della domanda indicano se la richiesta è stata accolta in toto (AT), parzialmente (AP), se tutti i debiti sono definibili (AD), solo in parte (AX), o se è stata respinta (RI).

Quali sono le scadenza per i pagamenti?

Per quanto riguarda i pagamenti, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. È possibile saldare l’importo in un’unica soluzione entro il 31 ottobre o in 18 rate, con la prima e la seconda rata scadenti il 31 ottobre e il 30 novembre. Le rate successive dovranno essere pagate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024. La scelta della rateizzazione comporta un tasso di interesse del 2% annuo.

Cosa succede e non si rispettano le scadenze?

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Autore: stevepb / Pixabay

Infine, è importante rispettare le scadenze dei pagamenti. In caso di ritardo fino a cinque giorni, i benefici della rottamazione non decadono. Tuttavia, oltre questo periodo o in caso di mancato pagamento, la definizione agevolata decade e i pagamenti effettuati vengono considerati acconti sulle somme dovute. Pertanto, è fondamentale attenersi alle scadenze per evitare la perdita dei vantaggi della rottamazione quater.