Rottamazione cartelle: aumentano i beneficiari
In materia di rottamazione delle cartelle esattoriali, è previsto l’aumento dei beneficiari grazie alle nuove disposizioni in materia. Queste ad ogni modo vengono stabilite a livello locale da Regioni, Province o Comuni. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.
Regioni ed enti locali fisseranno con una propria delibera le regole per cancellare in automatico le mini cartelle e consentire ai loro cittadini di poter aderire alla rottamazione delle cartelle. La volontà è quella di alleggerire il sistema e renderlo più snello e concentrato sulle grandi somme. Vediamo di quanto diminuirà la platea dei soggetti coinvolti.
Rottamazione quater: cosa cambierà?
Vediamo quali sono le novità in materia di Rottamazione quater. I due correttivi prevedono che lo stralcio automatico dei debiti fino a mille euro e la rottamazione quater si applicano anche nei comuni, nelle regioni e nelle province che riscuotono in proprio o affidano il recupero di tasse e multe non pagate.
Chi se ne occupa ora?
Vediamo chi sono i soggetti che dovranno gestire l’aspetto decisionale della rottamazione delle cartelle. Il ruolo di regolatore spetta ai sindaci e ai governatori, che hanno il compito di indicare il numero di rate e la relativa scadenza. Vano inoltre previste le conseguenze in caso di ritardi o altro.
Cambiano le date: ecco quali sono
A subire modifiche è stato anche il calendario della Riscossione. Le novità riguardano lo slittamento della scadenza dal 30 aprile al 30 giugno 2023 per provvedere a presentare l’istanza di adesione alla definizione agevolata dei carichi pendenti, che sono stati affidati ai vari agenti della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.
Novità Riscossione: gli altri emendamenti
Vediamo quali sono gli altri emendamenti approvati dalla Commissioni ad hoc. Uno di questi prevede la possibilità di garanzia diretta dell’Ismea per i finanziamenti a micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca finalizzati alla “realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile” fino a 250mila euro.