Saldo IVA 2022, oggi la scadenza: cosa succede se non si paga

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
16/03/2023

Oggi giovedì 16 marzo è l’ultimo giorno utile per procedere al pagamento del saldo Iva 2022. Chi ha optato per il versamento in un’unica soluzione è tenuto a pagare l’intero importo, mentre chi ha richiesto la rateizzazione vede oggi scadere la prima rata. Vediamo nel dettaglio come fare e cosa succede se non si esegue l’adempimento.

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Scade oggi 16 marzo 2023 il tempo utile per procedere al pagamento del saldo Iva 2022, l’imposta dovuta sulla base di quanto emerso dalla Dichiarazione dei Redditi 2023. Sono tenuti al versamento tutti i soggetti che presentano un’imposta superiore a 10,33 euro.

Vediamo nel seguente articolo i modi per pagare e cosa succede a chi non lo fa.

Saldo Iva 2022: oggi la scadenza

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Oggi 16 marzo coincide con la scadenza del saldo Iva 2022 emerso dalla Dichiarazione dei Redditi 2023. Ricordiamo che sono tenuti al versamento tutti coloro che hanno registrato un’imposta superiore a 10,33 euro. L’adempimento è valido sia per chi ha optato per il pagamento in un’unica soluzione, sia per chi ha deciso di rateizzare l’importo: in questo caso, la scadenza è relativa alla prima rata.

Saldo Iva 2022: come pagare

Il versamento del saldo Iva deve essere effettuato esclusivamente tramite il modello F24 in via telematica, direttamente dal soggetto interessato o tramite un intermediario abilitato. Ai fini del pagamento è possibile avvalersi dei seguenti servizi:

  • F24 On Line, disponibile per i contribuenti che hanno il “pincode” di abilitazione al servizio;
  • F24 cumulativo, disponibile per gli incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni che intendono eseguire i versamenti online delle somme dovute dai loro clienti con addebito diretto sui conti correnti bancari di questi ultimi o sul conto corrente dell’intermediario medesimo;
  • Sistemi di home banking collegati al circuito Corporate Banking Interbancari (CBI) del sistema bancario o altri sistemi di home banking offerti dagli istituti di credito o dalle Poste Italiane S.p.A.

Modello F24: cosa indicare

Ai fini della compilazione del modello F24 occorrerà indicare all’interno della Sezione “Erario”:

  • il codice tributo “6099”;
  • il codice tributo “1668” per gli interessi rateali (se si è scelta la rateizzazione)
  • il numero della rata che si sta versando ed il numero totale delle rate (ad esempio, “0106” per la prima rata di 6, “0101” se si è scelto il versamento in unica soluzione);
  • l’anno di riferimento “2022”;
  • l’importo del saldo Iva dovuto.

Saldo Iva non pagato: cosa succede

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Se non si effettua il pagamento entro oggi, o in caso di pagamenti parziali, si può attivare il cosiddetto ravvedimento operoso, che consente al contribuente di regolarizzare gli omessi o carenti versamenti oppure altre violazioni commesse, versando, oltre all’imposta, gli interessi al tasso legale, nonché la sanzione prevista per la violazione commessa.

La suddetta sanzione sarà ridotta a seconda della tempistica con la quale l’omesso versamento o il mancato adempimento viene effettuato rispetto alla sua scadenza originaria, e sarà pari:

  • all’1% dell’imposta non pagata per ciascun giorno di ritardo, se la regolarizzazione avviene entro 14 giorni;
  • al 15% dell’imposta non pagata, se il versamento è effettuata tra il 15° e il 90° giorno successivo;
  • al 30% dell’imposta non pagata, se il versamento avviene dopo i 90 giorni di ritardo.