Sanatoria errori fiscali, scadenza imminente: entro quando pagare

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
10/10/2023

La scadenza per la sanatoria degli errori formali, che consente ai contribuenti di correggere violazioni formali entro il 31 ottobre mediante il pagamento di 200 euro, si avvicina. È possibile effettuare il versamento in un’unica soluzione o in due rate, con la possibilità di rimuovere le irregolarità entro il 31 marzo 2024 se necessario.

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La scadenza per correggere errori formali commessi fino a un anno fa si avvicina rapidamente: il 31 ottobre rappresenta l’ultimo giorno per effettuare il pagamento di 200 euro e beneficiare della regolarizzazione.

È possibile effettuare il versamento in un’unica soluzione o in due rate uguali, con la seconda da saldare entro il 31 marzo 2024. Tutte le istruzioni necessarie, comprese le irregolarità coperte e il codice tributo da utilizzare nel modello F24, sono a disposizione per guidare i contribuenti in questo articolo.

Tregua fiscale per tutti i contribuenti: scadenza 31 ottobre 2023

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La scadenza della tregua fiscale si avvicina, consentendo a tutti i contribuenti, indipendentemente dalla loro situazione, di beneficiare della sanatoria degli errori formali fino al 31 ottobre, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

Questa opportunità è estesa anche a sostituti d’imposta, intermediari e altri soggetti obbligati a comunicare dati relativi a operazioni fiscali rilevanti.

La sanatoria consente di regolarizzare infrazioni e irregolarità formali commesse fino al 31 ottobre 2022, mediante la rimozione delle violazioni e il pagamento di 200 euro per ogni anno interessato.

Condizioni per la sanatoria degli errori formali

La sanatoria degli errori formali si applica solo alle irregolarità che non influenzano la base imponibile, la liquidazione e il pagamento di imposte come l’IVA, l’IRAP, le imposte sui redditi e relative addizionali, le imposte sostitutive, le ritenute alla fonte e i crediti d’imposta.

Una lista delle violazioni che possono essere regolarizzate è disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate, tra cui errori nella presentazione delle dichiarazioni, omissioni nella liquidazione periodica dell’IVA e altri errori formali relativi alla contabilità e alle dichiarazioni fiscali.

Procedura per la sanatoria

Per usufruire della sanatoria per gli errori formali, è necessario effettuare un pagamento di 200 euro e correggere le irregolarità entro la scadenza del 31 ottobre.

Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione o diviso in due rate, con la seconda rata da versare entro il 31 marzo 2024. La rimozione delle omissioni, irregolarità e infrazioni deve essere completata entro il 31 marzo 2024.

Istruzioni dettagliate e termine di rimozione

Per effettuare il pagamento correttamente, è essenziale inserire il codice tributo TF44 nella sezione “ERARIO” del modello F24 e specificare il periodo d’imposta al quale si riferisce la violazione.

Se si opta per il pagamento rateale, il campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” deve essere compilato seguendo il formato “NNRR,” dove “NN” indica il numero delle rate pagate e “RR” rappresenta il totale delle rate.

Dopo aver effettuato i versamenti di 100 o 200 euro, è importante, quando possibile, correggere le irregolarità, le infrazioni o le omissioni entro la data stabilita per il versamento della seconda rata, ovvero entro il 31 marzo 2024.

L’Agenzia delle Entrate precisa che se per un “giustificato motivo” non è possibile rimuovere tutte le violazioni formali relative ai periodi d’imposta oggetto di regolarizzazione, questa rimozione può avvenire entro un termine non inferiore a 30 giorni indicato dall’ufficio delle Entrate.

Tuttavia, è fondamentale rispettare sempre la scadenza del 31 marzo 2024 se vi sono violazioni constatate o per le quali è stata comminata una sanzione o comunicata all’interessato. La mancata rimozione di tutte le violazioni formali non pregiudica gli effetti della regolarizzazione di quelle correttamente rimosse.