Sanatoria scontrini: di cosa si tratta?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
23/10/2023

Il 29 settembre 2023 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale una norma molto attesa che ha reso operativa la sanatoria degli scontrini. Questa opportunità consente ai soggetti IVA di regolarizzare le violazioni legate alla mancata certificazione dei corrispettivi, relativi al periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023.

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L’obiettivo di questa misura è favorire la regolarizzazione delle violazioni relative alla documentazione fiscale, incoraggiate dalla possibilità di applicare sanzioni ridotte attraverso il ravvedimento operoso, anche se tali violazioni sono già state constatate dall’amministrazione finanziaria.

Sanatoria scontrini: chi vi può aderire?

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Chi può aderire alla sanatoria degli scontrini? I soggetti che possono beneficiare di questa opportunità sono coloro che hanno ricevuto pagamenti senza aver emesso lo scontrino fiscale o la ricevuta corrispondente. Questa regolarizzazione riguarda direttamente le violazioni relative alla certificazione dei corrispettivi, come previsto dall’articolo 6, comma 2-bis e 3 del Dlgs n. 471/1997.

Quali contestazioni vi rientrano?

La disposizione agevolativa può essere utilizzata anche per le violazioni contestate fino al 31 ottobre 2023, ma il ravvedimento operoso deve essere effettuato entro il 15 dicembre 2023. Le violazioni già sanzionate prima del perfezionamento del ravvedimento non rientrano in questa opportunità.

Cosa regolarizzare?

Cosa può essere regolarizzato? La sanatoria sugli scontrini permette di regolarizzare diverse violazioni, tra cui:

  1. Mancata memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi telematici o memorizzazione con dati incompleti o falsi.
  2. Mancata emissione di ricevute fiscali o scontrini fiscali, o emissione di documenti con importi inferiori a quelli incassati.
  3. Mancata annotazione sul registro di emergenza in caso di malfunzionamento dei misuratori fiscali.

Attenzione alle sanzioni per l’IVA

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Iva: le sanzioni previste e le sanzioni applicate ai commercianti variano in base al tipo di violazione. Nel caso di mancata memorizzazione o trasmissione dei dati, o memorizzazione con dati errati, la sanzione ammonta al 90% dell’imposta dovuta. Per le violazioni formali che non influiscono sulla corretta liquidazione dell’imposta, è prevista una sanzione amministrativa di 100 euro per ogni trasmissione.