Sanatoria scontrini: tutte le sanzioni previste

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
06/10/2023

La sanatoria per gli errori sugli scontrini permette ai contribuenti di regolarizzare violazioni come la mancata emissione degli scontrini, offrendo sanzioni ridotte tramite il ravvedimento operoso. Tuttavia, questi errori hanno impatti sull’IVA e implicazioni fiscali complesse che richiedono un’attenta gestione. 

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La possibilità di aderire alla sanatoria per gli errori relativi agli scontrini offre ai contribuenti l’opportunità di regolarizzare violazioni come la mancata emissione dello scontrino elettronico, con la prospettiva di pagare sanzioni ridotte attraverso il ravvedimento operoso.

Questi errori, tuttavia, non si limitano a implicazioni fiscali, ma hanno anche un impatto sull’addebito dell’IVA all’Agenzia delle Entrate, con conseguenze significative sui calcoli periodici dell’IVA e sulla dichiarazione fiscale. In questo articolo, esamineremo in dettaglio le sanzioni e le opportunità offerte da questa nuova sanatoria.

Sanatoria per violazioni sugli scontrini

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In base all’articolo 4 del DL 131/2023, i contribuenti che hanno commesso errori nella certificazione dei corrispettivi tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 possono usufruire del ravvedimento operoso.

Questo meccanismo è applicabile anche se le violazioni sono state constatate entro il 31 ottobre 2023, a condizione che non siano state già oggetto di contestazione prima del perfezionamento del ravvedimento, il quale deve avvenire entro il 15 dicembre 2023.

Impatto sull’attività commerciale

Le violazioni relative agli scontrini coinvolgono la certificazione dei corrispettivi, con particolare riferimento all’articolo 6, commi 2-bis e 3, del Decreto Legislativo n. 471/1997.

Queste violazioni includono la mancata o ritardata memorizzazione o trasmissione dei dati, così come la memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o errati. Tali violazioni portano a sanzioni pari al novanta per cento dell’IVA non adeguatamente registrata o trasmessa.

Impatti sull’IVA e altre implicazioni fiscali

La mancata emissione degli scontrini, oltre a comportare sanzioni, ha un effetto diretto sull’IVA dovuta all’Agenzia delle Entrate. Questo impatta anche sui calcoli periodici dell’IVA, noti come Li.Pe., e sulla dichiarazione fiscale. Supponendo, ad esempio, la mancata emissione di scontrini, l’importo delle sanzioni può raggiungere cifre significative, senza la possibilità di cumulo giuridico.

Complessità delle procedure fiscali

La sanatoria degli scontrini comporta anche la necessità di affrontare l’omesso versamento delle imposte, affrontare sanzioni per dichiarazioni infedeli (sanzione al 90%), e risolvere violazioni legate alle liquidazioni periodiche IVA.

Inoltre, è importante notare che le sanzioni per infedeltà dichiarativa possono coprire anche altre violazioni, come l’omesso versamento, secondo le indicazioni della circolare n°42/E del 2016.