Scadenza Tari 2023: cosa sapere su sconti e agevolazioni
Il pagamento della Tari, la tassa per la raccolta dei rifiuti, si avvicina e i contribuenti devono considerare le riduzioni offerte dai Comuni per risparmiare. Esistono riduzioni obbligatorie per situazioni specifiche e riduzioni facoltative stabilite dai Comuni, ciascuna con criteri propri.
Con l’approccio della scadenza per il pagamento del saldo della Tari, che generalmente si verifica verso la fine dell’anno in molti comuni italiani, i contribuenti si concentrano nuovamente su uno dei tributi meno graditi.
La tassa copre le spese relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque sia proprietario o detentore di immobili suscettibili di generare rifiuti urbani. Vivere altrove non esonera dal pagamento; l’esenzione richiede una dichiarazione.
Componenti della Tari
La Tari comprende una quota fissa basata sulle dimensioni dell’immobile e il numero di membri del nucleo familiare, e una parte variabile legata alla quantità di rifiuti prodotti.
Le riduzioni si applicano a quest’ultima componente, ma ogni Comune usa criteri diversi per il calcolo totale della Tari, talvolta considerando il numero di membri della famiglia o coefficienti di produzione.
Riduzioni obbligatorie
Le agevolazioni obbligatorie si applicano in diverse situazioni, come nelle zone senza raccolta, dove la Tari è dovuta al massimo del 40%. Nel caso di interruzione del servizio a causa di cause sindacali o pericolo per la salute pubblica, la tassa è al massimo del 20%. Esiste anche una riduzione per i rifiuti speciali riciclati. Gli immobili di non residenti con pensioni estere possono ottenere una riduzione fino a due terzi.
Riduzioni facoltative
Le agevolazioni facoltative sono a discrezione dei Comuni e si applicano a immobili occupati in modo discontinuo, ad abitazioni con un solo residente, a edifici rurali, a proprietari che trascorrono oltre sei mesi all’estero, e a locali non residenziali utilizzati stagionalmente.
In vista della scadenza della Tari, i contribuenti dovrebbero esaminare le agevolazioni disponibili per ridurre l’onere fiscale legato ai rifiuti.