Scadenza Tari 2023: cosa sapere su sconti e agevolazioni

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
20/10/2023

Il pagamento della Tari, la tassa per la raccolta dei rifiuti, si avvicina e i contribuenti devono considerare le riduzioni offerte dai Comuni per risparmiare. Esistono riduzioni obbligatorie per situazioni specifiche e riduzioni facoltative stabilite dai Comuni, ciascuna con criteri propri.

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Con l’approccio della scadenza per il pagamento del saldo della Tari, che generalmente si verifica verso la fine dell’anno in molti comuni italiani, i contribuenti si concentrano nuovamente su uno dei tributi meno graditi.

La tassa copre le spese relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque sia proprietario o detentore di immobili suscettibili di generare rifiuti urbani. Vivere altrove non esonera dal pagamento; l’esenzione richiede una dichiarazione.

Componenti della Tari

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La Tari comprende una quota fissa basata sulle dimensioni dell’immobile e il numero di membri del nucleo familiare, e una parte variabile legata alla quantità di rifiuti prodotti.

Le riduzioni si applicano a quest’ultima componente, ma ogni Comune usa criteri diversi per il calcolo totale della Tari, talvolta considerando il numero di membri della famiglia o coefficienti di produzione.

Riduzioni obbligatorie

Le agevolazioni obbligatorie si applicano in diverse situazioni, come nelle zone senza raccolta, dove la Tari è dovuta al massimo del 40%. Nel caso di interruzione del servizio a causa di cause sindacali o pericolo per la salute pubblica, la tassa è al massimo del 20%. Esiste anche una riduzione per i rifiuti speciali riciclati. Gli immobili di non residenti con pensioni estere possono ottenere una riduzione fino a due terzi.

Riduzioni facoltative

Le agevolazioni facoltative sono a discrezione dei Comuni e si applicano a immobili occupati in modo discontinuo, ad abitazioni con un solo residente, a edifici rurali, a proprietari che trascorrono oltre sei mesi all’estero, e a locali non residenziali utilizzati stagionalmente.

In vista della scadenza della Tari, i contribuenti dovrebbero esaminare le agevolazioni disponibili per ridurre l’onere fiscale legato ai rifiuti.